Amianto e rifiuti nell'ex Campo prefabbricati: allarme a Montella

La lettera- denuncia dell'Associazione Salvaguardia Ambiente

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Montella.  

Nell'ambito della propria attività sociale finalizzata alla tutela non solo dell'ambiente, ma anche della salute, ASA ha constatato con profonda preoccupazione che nell'ex Campo prefabbricati, località "Schito", a Montella, a seguito dell'intervento di smantellamento dei prefabbricati leggeri, l'area si presenta oggi in una condizione di degrado inaccettabile e pericolosa. 

A farla breve, vergognosa. 

Tale area, anche per la sua notevole estensione, risulta ormai trasformata in vera e propria discarica abusiva: i residui di demolizione, le lastre di eternit degradate, i cumuli di luridi materassi e masserizie varie, le montagne di sacchi di plastica colmi di non si sa cosa, i rimasugli di lane minerali deteriorate e di vetri frantumati e dispersi per tutta l'area, offrono uno scenario di rara indecenza. A completare il quadro desolante non poteva mancare un gabinetto abbandonato di ceramica bianca a fare bella mostra di sé! 

Pertanto, considerato che l'area: 

- è estesa per circa ventimila metri quadri, ricadenti essenzialmente nel perimetro urbano; 
- si trova anche a ridosso di nuclei abitati; 
- dista solo qualche centinaia di metri dal cimitero; 
- risulta aperta e accessibile a chiunque e sinanche abitata da qualche famiglia; 

ritenuto inoltre che: 

come discarica abusiva, costituisce situazione di pericolo per la pubblica e privata incolumità; 
costituisce uno sfregio al decoro e alla dignità del comune di Montella,

le condizioni di particolare gravità sotto il profilo ambientale dell'ex campo prefabbricato "Schito", innanzi descritte e documentate, impongono idonei e tempestivi interventi: 

ASA CHIEDE 

a tutti i soggetti in indirizzo, ognuno in ragione delle proprie responsabilità, di attivarsi immediatamente a verificare la condizione di degrado e di pericolo in cui la citata area versa e adottare ogni doverosa iniziativa, anche al fine di assicurare alle persone che ancora vi risiedono soluzioni abitative dignitose. 

All'ASL: di eseguire ogni opportuno e doveroso accertamento sui luoghi, adottando i provvedimenti consequenziali.