Morte bianca nel cantiere a Montella: condannati due imprenditori

Assolto, invece, il dipendente comunale di Montella con la formula piena

morte bianca nel cantiere a montella condannati due imprenditori
Montella.  

di Paola Iandolo

 

Morte di un lavoratore durante i lavori al collettore fognario a Montella. L'episodio mortale fu provocato dal cedimento delle pareti dello scavo che travolsero l'operaio Raffaele Musto, 50enne originario di Contrada.

Il Tribunale di Avellino, il giudice Lucio Galeota ha mandato assolto il coordinatore dei lavori in fase di esecuzione, il geometra Michele Gambone difeso dagli avvocati Giuseppe Saccone e Alfonso Laudonia. Giudicati colpevoli dei reati a loro contestati A. F. (difeso dagli avvocati Nello Pizza e Tirella Carmela) e A. B. (difeso dagli avvocati Donatello Cimadomo e Paolo Lorusso) - rispettivamente legale rappresentante della ditta appaltatrice e legale rappresentante della ditta subappaltatrice. Riconosciute loro le attenuanti generiche, condanna A.F. alla pena di un anno e dieci mesi di reclusione e A. B. alla pena di un anno e sette mesi di reclusione, pena sospesa per entrambi, oltre al pagamento delle spese processuali.

La tragedia avvenne nel 2016

La tragedia si consumò il 3 maggio 2016 a Montella in contrada Baruso. Raffaele Musto, 50 anni di Contrada era all'opera in un cantiere per l'allacciamento della rete per la depurazione quando franò il terreno da una parete durante lo scavo di un canale. L'uomo morì sul colpo. Gli altri operai che erano sul posto riuscirono a salvarlo.