Altavilla Irpina, offese a transgender: definitiva la condanna per la 53enne

La donna dovrà affrontare anche un altro processo che inizierà a settembre

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Altavilla Irpina.  

Offese transgender nei confronti di A. R di Altavilla Irpina., confermata in Cassazione la condanna per M. M. a 2 anni e 8 mesi di reclusione. La sentenza emessa in primo grado diventa definitiva per la 53enne, in quanto è stato rigettato il ricorso presentato dall’avvocato della donna. Intanto nei confronti è stato disposto un altro rinvio a giudizio contro M.M. per stalking e il processo inizierà a settembre.

 

La ricostruzione

Una vicenda speciosa, quella che ha visto come protagonista, suo malgrado, la 17enne di Altavilla, difesa dall’avvocato Rolando Iorio, che, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, è iniziata nel 2019 e si è protratta sino al settembre del 2020, quando ormai stanca delle continue vessazioni la giovane, ha deciso, unitamente ai suoi familiari, di sporgere denuncia.  Del resto, le reiterate condotte moleste e persecutorie poste in essere dall’indagata nei confronti della 17enne non si sarebbero ridotte solo a frasi ingiuriose, ma la 53enne, in più occasioni l’avrebbe minacciata di morte «chiuditi in casa. Ti devi suicidare, ti devo scamazzare con i miei piedi, ti devo portare avanti con la macchina, devi morire».

Le offese via social network

Inoltre, la donna, come accertato dagli inquirenti, ha utilizzato anche i social network per portare a compimento la sua condotta delittuosa nei confronti della povera ragazza, citandola con nome e cognome, provocando nella stessa un perdurante stato di timore.