Avellino, i Carabinieri celebrano la Virgo Fidelis: "Fedeli fino alla morte"

Nel Santuario del Santissimo Rosario celebrazioni per la Santa Patrona dell'Arma

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Avellino.  

Onore al merito dei Carabinieri, che oggi celebrano la Virgo Fidelis, patrona dell'arma. Un momento di riflessione, fede e speranza in cui tutti i militari hanno incontrato le massime cariche civili, militari e religiose, ma anche tanti semplici cittadini che hanno voluto fare tappa nel Santuario del Santissimo Rosario, per la solenne celebrazione. Una cerimonia religiosa in onore della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, e commemorazione dell’82esimo anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”. Nel Santuario del Salotto Buono c'erano anche gli orfani e le vedove dell’Arma nonché di una rappresentanza di Carabinieri, sia in servizio che in congedo, e i loro familiari. «Affidabili perché affidati». È questo il messaggio che il vescovo Arturo Aiello ha voluto lanciare nella sua omelia, in occasione della Messa nella festa della Virgo Fidelis ad Avellino spiegando: «L’Arma dei Carabinieri, le nostre forze dell’ordine, tutti coloro che servono la collettività sono il nostro riferimento. Per noi rappresentano un motivo di impegno, di revisione di vita, di crescita, tutti i giorni – ha voluto evidenziare il Vescovo -». La Messa, animata dal coro degli Hirpini Cantores, si è conclusa con la recita della Preghiera del carabiniere nel Santuario del Rosario al Corso Vittorio Emanuele e con il saluto del colonnello Albanese, nuovo comandante provinciale dei Carabinieri, che ha voluto ringraziare il vescovo, i presenti e tutti i membri dell’Arma e delle forze dell’ordine per il servizio appassionato, che svolgono nelle comunità. «Il carabiniere si confronta sempre con l’effige della Virgo Fidelis – ha detto il comandante –, ma si confronta anche con quelle cinque parole, tratte dal libro dell’Apocalisse, scritte proprio sull’effige, che racchiudono ed esauriscono, dirompenti nel loro monito, l’essenza della missione di ogni carabiniere: “Sii fedele fino alla morte”». Cinque parole che «Maria le trasforma in un’amorevole esortazione, affinché ciascuno di noi possa divenire tra la gente, specie tra i più giovani, uno strumento di coesione sociale, di fiducia, di speranza e di rinascita».