Solofra, maxi truffa bonus edilizi: ai domiciliari il principale indagato

I giudici del tribunale del riesame hanno attenuato la misura per E.S.

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Solofra.  

 

di Paola Iandolo 

Accusati di aver realizzato una maxi frode fiscale da circa 45milioni di euro: ha lasciato il carcere E.S (difeso dall'avvocato Raffaele Tecce) accusato insieme ad altri 4 indagati di riciclaggio, truffa e fatture inesistenti, finiti in carcere.  E. S. difeso dall’avvocato Raffaele Tecce è attualmente sottoposto ai domiciliari dopo che i giudici del tribunale del riesame hanno accolto il ricorso presentato dal suo legale. Gli altri indagati, A. O. difeso dall’avvocato Frongillo, D. C. difeso dall’avvocato Napolillo e D. A. i compariranno davanti ai giudici del tribunale del Riesame di Napoli, martedì 16 aprile. 

La ricostruzione

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati avrebbero posto in essere un articolato sistema teso da un lato ad evadere le imposte e dall’altro a reimpiegare, riciclandoli anche in società con sede in Cina, i proventi dell’attività delittuosa. Ad avviso degli inquirenti l’ideatore del sistema fraudolento sarebbe E. S. amministratore di fatto di una serie di società tra cui la Cami srls, la E.A. Leather srls e l’azienda conciaria DGF srls. Tutte società cartiere, sarebber risultate prive di dipendenti o con un numero esiguo rispetto al volume d’affari realizzato, che non avrebbero mai provveduto a versare le imposte all’erario.