"Dona pane e frutta a chi non può mettere un piatto a tavola"

Il gesto nobile di un commerciante in Irpinia

E' il messaggio semplice di Michele Ranaudo un commerciante di Gesualdo, che sta facendo il giro del web fino ad emozionare davvero tutti...

Gesualdo.  

"Volevo comunicare a tutti i miei clienti e non, dopo la chiusura serale, metterò fuori dal negozio un cesto con il pane, pizza, avanzate durante la giornata in modo che se qualcuno ne ha bisogno, lo può prendere. Sperando di essere di aiuto a qualcuno che per vari motivi non se la passa tanto bene."

E' il messaggio semplice di  Michele Ranaudo un commerciante di Gesualdo, che sta facendo il giro del web fino ad emozionare  davvero tutti, non solo nel suo paese per la sua semplicità. Un gesto semplice e dettato da cuore, alla luce delle tante difficoltà che vivono molte famiglie in Irpinia legate per lo più alla mancanza di lavoro.

E' di questi giorni, per restare nell'attualità il dramma dei forestali e di dodici mamme senza stipendio ad Ariano Irpino. E c'è chi davvero non ha esitato a dirlo: "Di questo passo, non riusciremo a mettere neppure più un piatto a tavola." 

A Michele per questo suo nobile gesto, un grazie sincero dall'intera comunità gesualdina. E chissà che possano seguire il suo esempio anche altri commercianti e imprenditori, ad un mese circa dal Natale.

Un vero e proprio schiaffo morale allo spreco alimentare: "Da marzo a dicembre 2017, come si evince da Il sole 24 ore, è stato fatto compilare a 430 famiglie di tutta Italia un diario quotidiano, in cui hanno annotato dettagliatamente il cibo sprecato, specificandone tipologia e quantità. I risultati sono confortanti: nel 2016 si stimava uno spreco di cibo di 145 chili a famiglia e 63 chili a persona, mentre adesso il progetto “Reduce” promosso dal ministero dell’Agricoltura e dall’Università di Bologna ha quantificato lo spreco in 84 chili a famiglia e 36 chili a persona. Passi avanti che in termini economici  - si legge sempre dal Il Sole 24 Ore - si traducono in 110 euro di risparmio annuo a persona. Ancora molto però si può fare: basti pensare che a livello nazionale sprechiamo 2,2 milioni di tonnellate di cibo all’anno, per un costo complessivo di 8,5 miliardi di euro (lo 0,6% del Pil)."

Gianni Vigoroso