Volturara, altri 11 contagi. "Gli anziani non possono uscire"

Altri contagi in paese. RSA, l'allerta resta alta. Quattro anziani trasferiti al Moscati

volturara altri 11 contagi gli anziani non possono uscire
Volturara Irpina.  

Emergenza coronavirus, Volturara in allerta per il doppio focolaio scattato in paese. Da un lato l'esito dei 165 tamponi fatti eseguire sui contatti dei positivi in paese, dall'altro l'emergenza all'interno della Rsa dove sono 71 le persone risultate positive al Covid.  E' stato il sindaco Nadia Manganaro a comunicare i risultati dei 165 tamponi molecolari fatti eseguire dall’amministrazione comunale a tutti i contatti diretti dei positivi. "Dei tamponi eseguiti 151 sono negativi, 11 positivi, tre da ripetere - spiega il sindaco -. Abbiamo provveduto ad avvisare  telefonicamente i nostri 11 concittadini ed  eseguito  l’indagine epidemiologica. In questo momento si stanno predisponendo le ordinanze d’isolamento dei loro contatti diretti. I nostri concittadini risultati positivi stanno bene e non presentano sintomi. In questo momento il mio pensiero va a loro  e alle loro famiglie. Dovete essere forti e attenti, presto ci riabbracceremo.".

Intanto oggi nella Rsa di Volturara altri quattro anziani si sono aggravati e sono stati portati al Moscati. Resta altissima l'allerta e la direzione della struttura continua a cercare medici e infermieri.   "Riguardo alla R.S.A. anche  oggi abbiamo avuto contatti con gli organi competenti e abbiamo chiesto loro, con forza, - spiega Manganaro -  il massimo sforzo per porre fine al più presto all’incubo che stanno vivendo gli anziani e le loro famiglie. Il problema rimane la mancanza di personale medico ed infermieristico. Sempre oggi  è stata pubblicata ordinanza sindacale con la quale viene vietato lo spostamento sul territorio comunale, salvo motivi urgenti, di salute e di necessità , agli ultra settantenni e a coloro che sono affetti da particolari patologie. Possono uscire a fare attività motoria ma  al di fuori dal centro urbano. È fatto divieto ai non conviventi di accedere alle loro abitazioni per intrattenere attività quali pranzi e cene. Abbiamo piena consapevolezza che molti dei nostri anziani non accoglieranno favorevolmente questi divieti, la nostra speranza è che noi figli, fratelli o nipoti, con buon senso, faremo di tutto per proteggerli".