Una vita in politica. Compie 90 anni Nicola Mancino

Oggi il suo compleanno. Figlio di un ferroviere si laureo' in giurisprudenza. Poi la politica

una vita in politica compie 90 anni nicola mancino
Montefalcione.  

Senatore, vicepresidente del Csm, ministro, presidente della Regione Campania, amministratore comunale. Una vita in politica quella di Nicola Mancino, che oggi compie oggi 90 anni. Nato a Montefalcione il 15 ottobre 1931 Nicola Mancino ha attraversato la storia d'Italia, ricoprendo ruoli di primo rango a livello nazionale nei suoi 60 anni di carriera. Figlio di un ferroviere, Mancino si laureo' in giurisprudenza. Poi la scalata politica dall'Irpinia a Roma, segnando e vivendo passaggi storici della Repubblica. Mancino è stato per due volte Presidente della Regione Campania, ministro dell’Interno dal 28 giugno 1992 al 19 aprile 1994 nei governi Amato e Ciampi, senatore della Repubblica dal 1976 al 2006, presidente del Senato nella 13^ legislatura e, infine, dal 2006 al 2010, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura.E’ noto, tra l’altro, per l’approvazione della legge 205/1993, “legge Mancino”, che condanna gesti, azioni e slogan legati al nazifascismo. Sulla pagina social dei Democristiani Quotidiani è stato pubblicato il messaggio di auguri: "Un galantuomo. Un democristiano. Auguri Presidente Nicola Mancino".Anche l'Associazione Internazionale Guido Dorso ha voluto formulare auguri pubblici a Mancino:  "Il Presidente Nicola Squitieri, il Segretario generale Francesco Saverio Coppola, il Presidente del Comitato scientifico Andrea Amatucci e tutto il Comitato scientifico dell'Associazione internazionale Guido Dorso augurano un felice compleanno per i suoi 90 anni al Presidente Nicola Mancino. Mancino oltre ad essere componente del Comitato scientifico dell’Associazione Guido Dorso,  è stato assegnatario del premio Internazionale Guido Dorso nel 1992 ( XVI edizione), quando ricopriva la carica di Ministro dell'Interno".Nel 1970, con la nascita delle Regioni, Nicola Mancino è stato il primo presidente del governo della Campania. In quella veste portò avanti, insieme al gruppo dirigente della Dc irpina (De Mita, Bianco, De Vito, Aurigemma, Agnes, Gargani, ecc) la battaglia per il riscatto delle zone interne.Era ministro dell’Interno Mancino durante la guerra dello stato alle mafie, a Totò Riina il pericoloso capomafia, mandante di omicidi di magistrati eccellenti tra cui di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ha dovuto affrontare processi nella cosiddetta trattativa Stato-mafia le cui sentenze lo hanno dichiarato estraneo dalle accuse formulate in seguito a dichiarazioni di pentiti. Eletto Presidente del Senato, dopo essere stato per lungo tempo capogruppo della dc a palazzo Madama, è stato anche vice presidente del Csm.