Eruzione a Tonga, onda d'urto registrata anche a Montevergine nella notte

I tecnici dell'osservatorio: rilevazioni registrate dai barometri

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Sabato l'eruzione di Hunga-Tonga-Hunga-Ha'apai. Le rilevazioni dell'osservatorio di Montevergine non lasciano dubbi: “Il mondo è proprio piccolo”

Mercogliano.  

Tonga sembra un luogo lontanissimo dal nostro, agli antipodi appunto, ma l’onda d’urto provocata dall'eruzione a Tonga del vulcano, ha raggiunto in realtà tutto il mondo, anche l’Europa. Anche i rilevatori posizionati a Montevergine hanno registrato il fenomeno, come spiegano i tecnici dell'osservatorio che raccontano sulla pagina social: "Nel corso della notte, è transitata in Italia una seconda onda d’urto generata dal vulcano esploso ieri in Polinesia.Nei dati misurati all’Osservatorio, si nota un nuovo rapido aumento della pressione atmosferica, seguito da una diminuzione della stessa. Le variazioni osservate sono dell’ordine degli 1.0-1.5 hPa". Anche l'onda d'urto che si è generata nella fase iniziale dell'eruzione alle Tonga ha lentamente fatto il giro di tutto il mondo. "Le sue tracce si possono rilevare grazie ai barometri che misurano la variazione della pressione atmosferica, come il nostro ubicato presso la stazione dell'Osservatorio di Montevergine, che ha puntualmente rilevato la variazione. Lo si nota nel grafico, che mostra un breve ma anomalo incremento della pressione".Dal Giappone agli Stati Uniti passando per l’Italia, i barometri di tutto il pianeta hanno registrato un piccolo «sobbalzo» nelle loro rilevazioni, con un repentino rialzo della pressione seguito da un veloce abbassamento. l'onda d'urto della violentissima eruzione vulcanica sottomarina ha innescato il maremoto. Talmente potente da essere non solo registrata, ma da avere avuto un riscontro significativo negli strumenti di rilevazione di tutto il mondo. Dagli Stati Uniti all'Europa, dove è 'passata' ieri sera, attraversando il continente - Italia compresa, intorno alle 21 - a 17mila chilometri dal vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha'apai. Significa che l'onda, anzi le onde, hanno viaggiato a quasi 1.100 chilometri all'ora. Un evento assai raro che ha fatto 'sobbalzare' i sismografi da una parte all'altra del globo. E ha permesso agli esperti di cogliere la reale entità dell'accaduto.