Ad Aiello del Sabato la marcia della Pace: migliaia di studenti in corteo

La manifestazione organizzata dal plesso scolastico di Aiello del Sabato

ad aiello del sabato la marcia della pace migliaia di studenti in corteo
Aiello del Sabato.  

Una scuola inclusiva, aperta a tutti e che ogni giorno lotta ogni tipo di ingiustizia e violenza. Questa mattina ad Aiello del Sabato si è svolta la marcia della pace, un'iniziativa organizzata dalla professoressa Concetta Casciano con la collaborazione di tutti i docenti degli altri istituti scolastici. A sfilare per le strade di Aiello del Sabato, oltre gli studenti del plesso di Aiello, anche quelli delle scuole degli altri comuni, Cesinali, Santo Stefano del Sole, San Michele di Serino. A guidare i piccoli alunni nelle loro attività sin dall’infanzia alla secondaria di primo grado, è la dirigente scolastica dell'isituto comprensidvo di Aiello,  Elena Casalino: “I nostri piccoli già a tre anni devono avere la possibilità di vivere quello che è l’educazione, il rispetto degli altri, le regole e il rispetto di se stessi - ha dichiarato - questi percorsi cominciano già dall’infanzia e vanno coltivati man mano, durante tutto il loro per percorso, perché la scuola non è soltanto apprendimento, a scuola non si studiano soltanto le materie, che pure sono importanti, ma quello che si fa a scuola è soprattutto il rispetto, parlare, stare insieme, sorridere, avere empatia per l’altro, aiutarsi, essere solidali: la scuola è tutto questo.

Oggi si parla tanto di violenza, di bullismo, ma noi con i nostri ragazzi partecipiamo ogni giorno alle iniziative e ripeto non è festeggiare un evento, o meglio commemorare una tragica notizia, o un evento tragico, noi dobbiamo educare alla non violenza tutto l’anno – ribadisce la dirigente – sempre, non solo nelle giornate dedicate. Noi abbiamo fatto diverse manifestazioni contro la violenza, e questi ultimi episodi davvero ci hanno segnato e i ragazzi della scuola media hanno preparato tanti lavori, della cartellonistica, si fa tanto – aggiunge - si spronano i ragazzi innanzitutto a parlare, a parlare tra di loro a denunciare a denunciare le cose che non vanno, i comportamenti scorretti, quindi noi facciamo un lavoro che dura sempre, e inizia dal primo giorno di scuola fino alla fine dell’anno. Quindi, noi siamo sempre molto attenti, ce la mettiamo tutta, con il cuore, con il sorriso cerchiamo di coinvolgere tutti. La nostra è una scuola inclusiva, che raccoglie un’utenza particolare anche con le proprie caratteristiche, ognuno con le sue peculiarità. Tutti dobbiamo dare il nostro contributo”.