Fca, produzione a rischio: l'allarme della Fiom

L'azienda ha avanzato richiesta di proroga per la cassa integrazione

Avellino.  

Una storia, quella della Fca, che conta tanti, troppi lavoratori persi negli anni. Ne sono attualmente 1800, all’inizio erano più di 1900. Un indotto che praticamente non esiste più e le prospettive per il futuro non sono certo rassicuranti.

La Fiom-Cgil lancia l'allarme per la Fca di Pratola Serra: l’azienda ha fatto richiesta al Ministero di proroga degli ammortizzatori sociali che scadranno a fine ottobre: “La Regione dovrebbe attuare delle politiche di sostegno al reddito come nel 2010 fece il Presidente Bassolino – dichiara il segretario Giuseppe Morsa - La perdita salariale è molto pesante”. 

C’è poi un altro tema: quello della disincentivazione del Governo verso il diesel, una politica che penalizza aziende come quella irpina. Se non si offrono valide alternative la Fca rischia di chiudere almeno per un anno.  “Temiamo che la scelta di FCA di produrre solo motori diesel non sia più vincente. C’è un’evoluzione verso motoristiche alternative e se le case automobilistiche optano per queste scelte, Pratola Serra rischia di rimanere danneggiata e tagliata fuori dal mercao.  E’ necessaria una riconversione green ma in questo processo, che non può non essere graduale, la fabbrica deve essere aiutata”.