Parcheggio Moscati, sospensiva da 8 milioni per Apcoa

La società non dovrà versare in attesa del prossimo grado di giudizio il maxi saldo ad Assoservizi

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Avellino.  

Il Comune di Avellino era pronto a battere cassa, ma in base alla sospensiva concessa all’Apcoa Parking Spa, dovrà aspettare. Otto i milioni di euro attesi dalle casse di piazza del Popolo per la questione dell'area parcheggio davanti all'ingresso del Moscati. Il Comune di Avellino aveva vinto lo scorso giugno il ricorso d’appello nel giudizio contro la multinazionale Apcoa che gestiva il parcheggio stradale di fronte all’ospedale “Moscati”. L’importo degli accertamenti relativi ammonterebbe ad oltre  8 milioni di euro, cifra per la quale gli uffici di Piazza del Popolo erano pronti a battere cassa.

Ma l’Apcoa non dovrà pagare Tosap e sanzioni per oltre otto milioni al Comune di Avellino. La sezione staccata di Salerno della Commissione tributaria regionale della Campania ha concesso la sospensiva all’Apcoa Parking Italia Spa difesa dall’avvocato tributarista Alessandro Dagnino, con la collaborazione dell'avv. Stefania Granellini. Finché non sarà deciso il ricorso in Cassazione, la società che gestisce il parcheggio dell’ospedale della città non dovrà versare nulla nelle casse dell’amministrazione locale.Secondo l'Assoservizi, societa' che gestisce i tributi per il Comune d'Avellino, l'Apcoa dovrebbe pagare la tassa per l'occupazione del suolo pubblico al Comune di Avellino  per le aree di parcheggio da essa occupate. "Siamo molto soddisfatti della decisione - ha commentato l'avvocato Alessandro Dagnino - che neutralizza gli effetti di una sentenza emessa dalla stessa sezione staccata della Commissione tributaria regionale. Di rilievo e' la tutela riconosciuta alla posizione dell'impresa: i giudici non si sono limitati a riconoscere il grave danno, per le casse della societa', che sarebbe derivato dal pagamento del tributo, ma sono andati oltre. La Commissione ha infatti attestato come il rimborso della cifra, nel caso in cui la Cassazione dovesse dare ragione alla contribuente, sarebbe difficile per il Comune, in quanto l'Ente locale si trova, al momento, in una situazione di crisi finanziaria". Accogliendo le argomentazioni dei legali di Apcoa, il Collegio ha deciso di riconoscere "la gravita' del danno che sarebbe derivato dal pagamento della ingente somma, ritenuto sussistente anche nel caso il cui la stessa fosse stata rateizzata, tenuto conto dell'elevato valore delle somme in gioco". Sono gli stessi giudici a condividere che la condanna al pagamento delle somme fosse inattesa. La sentenza annota: "la societa' ha spiegato che prudentemente e ragionevolmente il rischio di soccombenza era stato valutato come basso in quanto in analogo contenzioso, relativo a periodo precedenti, la societa' medesima era risultata vincitrice sia in primo che in secondo appello, mentre - prosegue la decisione - per le annualita' in discussione aveva ottenuto sentenza favorevole in primo grado".