Le nuove sfide dell'imprenditoria nelle aree interne e il futuro legato alla piattaforma logistica in Valle Ufita e al rilancio dell'ex IIA. Parla il presidente di Confindustria Campania e Avellino Emilio De Vizia, intervistato dal direttore di Otto Channel Tv Pierluigi Melillo, nella trasmissione Punto di vista, all'indomani della visita del ministro Urso all'azienda Menarini di Flumeri.
"Sicuramente c'è stato un segnale di attenzione da parte del Governo verso il territorio, ma dall'incontro di ieri, non mi pare che siano emerse grandi certezze rispetto alla ripresa delle attività. Non si è parlato di nulla di operativo. Uno stabilimento del genere non si mette in moto in poche settimane, credo che ci sia ancora da attendere".
Poi De Vizia ha parlato di un ostacolo molto importante che paralizza lo sviluppo di quest'area: "A prescindere dalla partenza dell'ex IIA, vi sono in quell'area centinaia di migliaia di metri quadri, di terreni liberi, decine di ettari non industrializzati. E' questa la prima cosa che dobbiamo ben capire. Se questi nuovi soci della Menarini, hanno intenzione di utilizzare tutta l'area o meno. Va messa a disposizione di tanti imprenditori che vorrebbero investire. Ci troviamo nelle vicinanze di due aree industriali, Sturno e Frigento con decine di aziende che operano da anni offrendo centinaia di posti di lavoro. L'anomalia è che invece l'area dell'ex Iveco è bloccata, perchè i lotti non son o ancora utilizzati.
Riguardo l'alta capacità: "E' sbagliato limitare quell'infrastruttura solo ad un pezzo della provincia di Avellino. E' un grande errore. Basta guardare cosa ha rappresentato Afragola per alcune aree del territorio campano. E' utilizzata oggi da centinaia di passeggeri al giorno. Sbloccare quindi quelle aree nel territorio di Flumeri potrebbe rappresentare una svolta. I lotti vanno messi a disposizione".
In sintesi:
La situazione industriale in Campania è critica, con 5000 posti di lavoro a rischio secondo i sindacati. La recente visita del Ministro Russo allo stabilimento ex Irisbus di Flumeri ha diviso le opinioni: alcuni la vedono come un segnale positivo, altri come una semplice passerella. Tuttavia, non sono stati annunciati piani operativi concreti per il rilancio dell’area.
Un nodo cruciale riguarda l’utilizzo dell’intera area industriale, che comprende migliaia di metri quadrati ancora inutilizzati. Il presidente di Confindustria Campania chiede chiarezza ai soci sull’intenzione di sfruttare pienamente lo spazio o aprirlo a nuovi investitori interessati.
Un’opportunità significativa per la provincia di Avellino è rappresentata dall’alta velocità Napoli-Bari. La futura stazione irpina, con uno scalo merci e una piattaforma logistica, potrebbe attirare imprese e creare posti di lavoro. L’esperienza di Afragola dimostra come infrastrutture simili abbiano trasformato l’economia locale, migliorando i collegamenti e stimolando investimenti.
In passato, altri gruppi imprenditoriali, alcuni con fatturati molto superiori, si sono mostrati interessati all’area di Flumeri, segno del suo potenziale. Tuttavia, per trasformare queste prospettive in realtà, è essenziale sbloccare le infrastrutture e promuovere investimenti concreti. La sfida è complessa, ma il territorio può trarne grandi benefici.