Caos sanità, chiuderà reparto d'eccellenza del "Moscati"

Dal primo dicembre rischia di restare una sola unità in Campania a Napoli

Avellino.  

Il nuovo piano ospedaliero della regione campania presenta il conto salatissimo all'ospedale Moscati di Avellino: sarà tagliata l'Unità Operativa di Fegato, un reparto d'eccellenza del capoluogo irpino costruita negli anni dal primario Salvatore D'Angelo, con una media di 40 interventi al mese. Il 1° dicembre D'Angelo andrà in pensione anticipatamente in protesta contro la decisione di tagliare i viveri al reparto. A questo punto in Campania come unità di fegato complessa resterà solo quella del Cardarelli di Napoli. Un ulteriore colpo alla sanità pubblica. “Un provvedimento inaccettabile - tuonano i sindacati - ci appelliamo al governatore De Luca commissario alla sanità perchè ritorni su questa decisione”.

LA NOTA DELL' AZIENDA OSPEDALIERA. In serata in una stringata nota la Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino smentisce e garantisce che non “sarà tagliato il reparto di Unità Fegato”. "Si conferma il prosieguo regolare dell’attività dell’Unità Operativa Fegato dell’Azienda", spiega la nota, smorzando l'allarme che da giorni si registra tra gli operatori e i pazienti del reparto che si sono rivolti alla nostra redazione. Ne prendiamo atto e chiaramente verificheremo a dicembre se il reparto proseguirà nella sua normale attività.

PROTESTE PER GERIATRIA A SOLOFRA. Come se non bastasse il nosocomio avellinese perderà anche oculistica e geriatria che secondo il piano di accorpamento con il Landolfi di Solofra andranno nell'ospedale della città conciaria. A protestare sono soprattutto gli anziani. Si pensi che per una risonanza magnetica per pazienti affetti da ictus sarà necessario il trasferimento da Solofra ad Avellino. In questo clima di tagli e proteste domani il piano ospedaliero regionale per quanto di competenza della provincia irpina verrà presentato nella sede della Asl Avellino. Il Moscati resterà comunque Dea di secondo livello, continuando ad assicurare le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza. La struttura di contrada Amoretta sarà però penalizzata rispetto alle altre Aziende ospedaliere campane proprio per il numero di Unità operative complesse e quindi di primari. Note dolenti anche per quanto riguarda i posti letto. La nostra provincia nella sanità pubblica ne perderà 31 di posti letto. Stando alla normativa vigente, le Aziende ospedaliere dovrebbero avere un primario ogni 16 posti letto, quelle ospedaliere universitarie (Aou), come il «Ruggi» di Salerno, uno ogni 14, mentre i presidi Asl uno ogni 22. Tuttavia, il Piano assegna al «Moscati» un primario ogni 17,44 posti letto (lasciando invariate le attuali cariche che sono le più esigue in regione).