Imu, Irpef e Tari: nessun aumento. Le opposizioni: tasse ancora al massimo

Tariffe invariate, ma Preziosi spiega: servono sconti

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Le opposizioni: «Mani nelle tasche dei cittadini, maggioranza più a destra del Governo»

Avellino.  

Il Consiglio comunale di Avellino chiamato ad approvare le tariffe per Imu, Addizionale e Tari. Restano invariate le tariffe e il consiglio comunale dice si alla scelta dell'amministrazione festa di non tenere conto degli aumenti calcolati dalla società dei rifiuti Irpiniambiente. In seconda convocazione passa con il sì compatto della maggioranza l’ok alle tariffe 2023.

All'ordine del giorno dell'assise di ieri intanto, andata semideserta lunedì, argomenti fondamentali come l'approvazione delle tariffe Imu, Tari e addizionale Irpef, tutte ai massimi livelli a causa del perdurare della condizione di predissesto dell'ente. Al netto delle alchimie algebriche, resta il dato politico sollevato dalla minoranza. «Visti gli allarmi che ci sono stati negli ultimi tempi, soprattutto relativamente agli aumenti delle tariffe che riguardano direttamente le tasche dei cittadini, sarebbe stato necessario affrontare tutte le possibili soluzioni per ottenere sconti ad esempio per l'Irpef– spiega il consigliere di opposizione Dino Preziosi -. Ma purtroppo sembra che a nessuno importi che le tariffe restano alte, senza riduzione ne sconti, in un clima di generale disinteresse che danneggia le tasche dei cittadini. Questa città sembra anestetizzata da qualche festa di piazza ed evento che sembra mettere d'accordo tutti”. Il consigliere di Maggioranza Guerriero spiega: siamo riusciti a far quadrare conti in fase di predissesto e riusciremo ad a rimodulare le tariffe il prossimo anno, in base al nostro impegno in questa fase difficile per i conti del comune. Non è semplice gestire i conti in questo momento. Ma comunque le tariffe restano invariate, a conferma del grande lavoro svolto dall'assessore Cuzzola. Entro la fine del Mandato le finanze del Palazzo saranno in forze". 

Assente tra i banchi della giunta l'assessore alle finanze, Vincenzo Cuzzola, “dal quale non riusciamo ad avere notizie ormai da tempo immemore, salvo leggere ogni tanto sui giornali dichiarazioni estemporanee che dicono che siamo ad un passo dall'uscita dal predissesto» tuona Preziosi.

Dino Preziosi accende più volte i riflettori su un Pef “grezzo” e cerca di proporre alla maggioranza- invano- una riduzione del 20% su Imu e Tari,  così come indicato dal DDL Rilancio ma applicabile solo con delibera di giunta, per quanti scelgono la domiciliazione bancaria dei pagamenti.  “Allo stesso tempo dal costo complessivo del servizio Irpiniambiente, pari a circa 13.400.000, andrebbe eliminato il milione di euro risparmiato sul servizio urbano per la rinuncia di diversi opifici industriali. Né si possono approvare tariffe Imu senza avere le delibere Mef sugli scaglioni ed equiparando pollai e ville”, ribadisce al momento dell’approvazione dell’Imu. Approvato anche il provvedimento che rende Pippo, il cane di Via Mancini, cane di quartiere.