"Più che distanza bisogna riallacciare i nodi di quella che è la passione per la politica e restituire una politica forte, anche attraverso soggetti intermedi. C'è bisogno di partiti che tornino a fare il loro lavoro. Credo che ci siano tutte le opportunità, a partire proprio dall'Irpinia": così si è espresso il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ad Avellino, all'ex Carcere Borbonico, nella sala Ciriaco De Mita, a margine della tavola rotonda "Crisi della politica e dei partiti: una questione moralità, la legalità", moderata da Gianni Festa con la partecipazione anche del vice presidente della Giunta della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, del presidente dell'Osservatorio Regionale Gestione Rifiuti, l'ex senatore Enzo De Luca, del deputato del Partito Democratico, Toni Ricciardi, dell'ex parlamentare Cosimo Sibilia, del deputato di Fratelli d'Italia, Gianfranco Rotondi, e del deputato del Movimento 5 Stelle, Michele Gubitosa, per la due giorni con il Corriere dell'Irpinia.
"Centrosinistra? Vedremo se sarà un'alleanza innaturale o meno"
"Un candidato civico per il centrodestra? Se l'ha detto Martusciello sarà proprio così. - ha aggiunto Piantedosi - Le notizie che ho corrispondono al fatto che siamo ormai alla stretta finale pure nel centrodestra. Sarà civico? Credo di sì. Anche la discussione dell'ultima ora può rappresentare sempre delle sorprese, ma non credo. Credo che sarà proprio in quella direzione. Il centrosinistra di Fico con De Luca? È stato abbondantemente commentato. Ha degli elementi di contraddizione rispetto a delle posizioni del passato da ambo le parti, ma comunque la politica è fatta anche di questo, di riconciliazioni rispetto a temi molto netti e molto marcati che in passato avevano caratterizzato la contrapposizione tra gli elementi di questa alleanza. Vedremo se sarà un'alleanza innaturale o, invece, il tempo avrà fatto il suo corso".
"Disaffezione per una crisi di rappresentatività"
"Le aree interne? La crisi di disaffezione vale per tutto il Paese. C'è una disaffezione legata ad una crisi di rappresentatività anche rispetto ai soggetti politici che in qualche modo devono rappresentare le esigenze dei cittadini e dei territori. Dall'Irpinia si può ricostituire qualcosa di positivo".
