Aumento rette Asilo nido comunale, protesta dei genitori

"Ci sentiamo presi in giro dopo la riunione di giugno. Tariffe superiori agli asilo privati"

Benevento.  

Sembra che al momento non abbia sortito l'effetto sperato dopo l'incontro avvenuto a giugno scorso tra i genitori dell'asilo nido comunale 'Carlotta Nobile' (nella foto), l'assessore all'Istruzione Rossella Del Prete e il dirigente del Comune, Verdicchio. Dopo un mese, infatti, giunta non ha deliberato nessun documento che preveda il taglio dell'aumento delle rette per i genitori dei bambini della fascia d'età 0 - 3 anni iscritti all'asilo nido comunale

“Durante l'incontro l'Assessore, sensibile al problema, - ricordano le mamme - si impegnava a farsi portavoce presso la Giunta affinchè venisse deliberato, se possibile, il mantenimento delle stesse rette dell'anno 2017/2018 per i bambini già iscritti e quindi solo riconfermati per l'anno successivo e il Dirigente si impegnava, nel caso contrario, affinchè l'aumento fosse solo del 50% di quello preventivato. Inoltre i due davano disponibilità ad un incontro durante la prima settimana di luglio per confrontarsi con i genitori sui passi in avanti fatti sulla questione. Ad oggi – rimarcano i genitori - delibere di Giunta in merito al problema non sono state pubblicate sul sito istituzionale del Comune ma l'Assessore ha comunicato che la Delibera tanto attesa c'è stata e che prevede che ci sia una scontistica del 20% sulla quota di aumento per i bambini già iscritti presso la struttura comunale. Chiaramente la quota di aumento non può assolutamente soddisfare le aspettative dei genitori che concordavano durante la riunione con Assessore e Dirigente sulla necessità di assicurare una continuità educativa e didattica ai figli. Le rette proposte – spiegano le mamme e i papà dei piccoli iscritti all'asilo nido comunale - superano di molto in alcuni casi i contributi richiesti dai nidi privati, questo inevitabilmente porta molti sulla scelta obbligata di abbandonare il servizio pubblico che, a nostro avviso, è un'eccellenza che rischia di diventare elitaria. La scorrettezza di aver comunicato la variazione delle rette solo dopo la riconferma dell'iscrizione – concludono - , nonchè aver alimentato false speranze in una diminuzione dell'aumento previsto ha fatto si che si giungesse a metà del mese di luglio, periodo in cui è quasi impossibile riuscire a trovare posto per i bambini nelle strutture private. Come genitori auspichiamo in una risoluzione celere della questione che non preveda ulteriori perdite di tempo soprattutto in funzione della programmazione di un prosieguo delle attività dei bambini con le puericultrici di cui ci fidiamo ormai ciecamente oppure di un nuovo inserimento in altre strutture che coniughino la cura e la crescita dei nostri figli con la nostra necessità di affrontare le spese quotidiane ordinarie e straordinarie”.