Estorsione, ma non mafiosa: una condanna e una assoluzione

Indagine Dda, 4 anni a Vincenzo D'Onofrio, di Arpaia. Assolto Clemente Caliendo

Arpaia.  

Quattro anni ed il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separa sede, in favore delle parti civili. E' la condanna stabilita con rito abbreviato dal gup del Tribunale di Napoli, che ha escluso l'aggravante del metodo mafioso, sollecitata dalla Dda, che per questo aveva chiesto 8 anni, per Vincenzo D'Onofrio (avvocato Vittorio Fucci), 48 anni, di Arpaia, accusato di estorsione ai danni dei titolari  di un supermercato di Airola, tra il 2016 e il 2017.

Assolto dalla stessa accusa, invece, per non aver commesso il fatto, Clemente Caliendo (avvocato Valeria Verrusio), 60 anni, di San Martino Valle Caudina, per il quale erano stati proposti 6 anni.

D'Onofrio era stato arrestato dai carabinieri in flagranza di reato, poi era finito ai domiciliari e nuovamente in carcere nel novembre 2016 sulla scorta di un'ordinanza di custodia cautelare. La stessa che aveva colpito Caliendo, appartenente al clan camorristico Pagnozzi operante in Valle Caudina, della cui fama e presenza si sarebbe avvalso D'Onofrio per intimidire le vittime. .

Due fratelli che sarebbero stati costretti a consegnare 500 euro a D’Onofrio, che a maggio era stato fermato. Denaro ritenuto la contropartita di un suo interessamento presso alcuni rivenditori per ottenere la rinuncia al credito vantato dagli stessi fornitori nei confronti dei due commercianti.