Presepe Tribunale, "trovare giustizia senza evadere la legge"

La benedizione dell'arcivescovo Accrocca

Benevento.  

(Esp) Diversa la collocazione – nell'atrio e non nella tromba delle scale al piano rialzato del Palazzo di giustizia-, identica la 'firma': quella di Michele Marro, che anche quest'anno ha realizzato il presepe all'interno del Tribunale.

Passione e pazienza il mix di un lavoro apprezzato da tutti, che nella tarda mattinata ha ricevuto la benedizione dell'arcivescovo Felice Accrocca. “Meditando un presepe non viene in mente di alzare il pugno contro l'altro, ma un sentimento opposto: mai più gli uni contro gli altri, ma gli uni per gli altri, nel rispetto delle idee e della diversità”, ha detto il presule. Parole pronunciate alla presenza dei vertici di Tribunale e Procura, delle forze dell'ordine, della polizia giudiziaria, di impiegati e funzionari della struttura. “Il Signore ci aiuti a trovare la giustizia senza evadere la legge o calpestarla”, ha concluso Accrocca.

Un intervento, il suo, sul quale hanno invitato a riflettere il presidente del Tribunale Marilisa Rinaldi, che ha sottolineato come il rinnovo di una “tradizione sia sempre un momento di gioia”, il procuratore Aldo Policastro, che, dopo aver ricordato che “saremo giudicati per ciò che abbiamo fatto per gli ultimi, i poveri, i detenuti, i migranti”, ha letto un passo di una lettera scritta dal carcere da un pastore protestante tedesco (“Dio si rivolge a quanti vengono allontanati dagli uomini”).

Alberto Mazzeo, al vertice dell'Ordine degli avvocati, ha auspicato che, “in un momento di così tanta violenza, scandito dal linguaggio dell'odio, il messaggio di Accrocca valga sempre”, mentre Rosanna Grasso, a nome di tutto il personale, ha definito il presepe “un punto di aggregazione in quella che è la nostra seconda casa, nella quale operiamo per fare in modo che la macchina funzioni al meglio”.