L'artista Giovenale realizza e dona 16 opere alla Procura di Benevento - FOTO

Collezione "Orientata Libertà". Il procuratore Policastro: opere pensate per alleviare le difficoltà

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Benevento.  

“Il maestro Giovenale ha realizzato opere pensando e riflettendo sulla loro collocazione, sulla funzione della Procura della Repubblica e sulla sua funzione”. Così il procuratore capo di Benevento, Aldo Policastro a margine della cerimonia di inaugurazione di 16 opere che il dottore Giovenale ha donato alla Procura di Benevento. Quadri dislocati ai vari piani dell'edificio di via De Caro con l'intendo di poter “alleviare le difficoltà delle persone nel momento in cui si recano nei nostri Uffici” ha poi proseguito il dottore Policastro.

Opere che consentano una visione e un'interpretazione aperta per chi le osserva. “Possiamo ben notare la spiritualità che traspare da queste opere – ha concluso il procuratore Policastro –, e ci sia una evidente ferita aperta nell'anima dell'artista e di ognuno di noi. Una ferita che punta a rimarginarsi e punta verso il cielo”.

“Orientata Libertà” il nome della collezione dell'artista beneventano, che induce a creare un rapporto tra legge Divina e legge terrena, già presente con numerose opere in sedi prestigiose quali il Policlinico “Gemelli” di Roma, l’Istituto “Pascale” di Napoli e l’Ospedale “San Pio” di Benevento e che ora ha voluto donare i quadri anche alla Procura. Opere studiate e realizzate appositamente.

“Una ferita aperta, come la definizione di Moscati: vivere è missione, dovere e dolore. Una missione che va accettata con la luce che viene dall'Alto” ha commentato il maestro Giovenale che rimarca: “Dove c'è la Croce c'è Gesù. Dolore e sofferenza vanno trasformate in qualcosa di positivo” ha concluso Giovenale che sotto la raccolta di opere ha poi indirizzato un messaggio: “La vera libertà ha sempre bisogno di essere orientata verso il bene. Le leggi dovrebbero servire a questo”.

Le fasi in cui si è sviluppata l’evoluzione artistica di Giovenale partono da un primo periodo in cui la sua pittura era sostanzialmente monocromatica e si fondava su una iconografia che rappresentava il mondo rurale da cui egli traeva ispirazione. Successivamente l’arte di Giovenale è passata da una fase che potremmo definire più onirica e mistica per approdare poi ad un geometrismo minimale che si è arricchito di elementi che, seppure in maniera inconscia, hanno attinto ad una tradizione “alta” dell’arte del Novecento, quali i tagli, i rattoppi e le sovrapposizioni di stoffe che ricordano Fontana e Burri.

La chiave di lettura dell’opera dell’artista secondo il critico d’arte, Paolo Balmas, sta “nell’ideale di bellezza che Giovenale pone al centro del suo lavoro. Una bellezza che, in qualche modo, potrebbe anche essere semplicemente quella del mondo in cui ci ritroviamo a vivere, dell’ambiente in cui ciascuno di noi custodisce i propri affetti ed esercita la sua professione. ….. Per parlarci di questo tipo di bellezza a cui tutti possono, in qualche modo riconnettersi, Giovenale ha certamente,….affinato il proprio linguaggio, tenendo conto dei raggiungimenti degli artisti che nella nostra epoca più si sono interessati al rapporto tra estetica e spiritualità, ma lo ha fatto con la modestia di chi si affianca a coloro che hanno già dato inizio al viaggio, di chi tutto vuol fare fuorché aggiungere analisi alle analisi, regole alle regole, metodo al metodo, a maggior gloria del proprio ego.

Se la bellezza del creato è un dono di Dio agli uomini il significato della sua distruzione o menomazione va anch’esso letto in relazione a tale natura di dono, ovvero di testimonianza dell’amore del creatore per le sue creature. Ecco allora che gli eventi o gli incidenti che deturpano l’immagine del nostro mondo avranno forma anche nella dimensione della pittura e quella forma non potrà che parlarci della nostra vita e del modo in cui ciascuno ha affrontato il proprio personale calvario secondo le sue capacità e risorse, ma anche in relazione alla propria fiducia nell’amore divino, fiducia che poi altro non è che la fede stessa riguardata sotto questo aspetto”.