Esecuzioni immobiliari, soldi spariti: arrestato un (ex) avvocato di Benevento

Ai domiciliari Alessandro Zolli, 47 anni. Indagine dei carabinieri dopo segnalazione di Monteleone

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Benevento.  

A marzo era stato revocato in undici procedure di esecuzione  immobiliare nelle quali era delegato, questa mattina è stato arrestato per peculato e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale aggravata e continuata. Sono le ipotesi di reato per le quali è finito ai domiciliari Alessandro Zolli, 47 anni, di Benevento, avvocato, che nei mesi scorsi si è cancellato dall'Ordine forense.

Sono stati i carabinieri della Compagnia e della sezione di pg della Procura ad eseguire il provvedimento, adottato in una inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino avviata dopo la segnalazione del giudice Michele Monteleone -  Ottopagine ne aveva dato notizia all'epoca - relativa alla presenza su un conto corrente acceso presso una banca di soli 27 euro contro gli oltre 45mila del 29 dicembre del 2017, senza che nessuna somma fosse stata attribuita ai creditori.

A fotografare la situazione era stato un commercialista che Monteleone aveva nominato a metà gennaio al posto del professionista, ripetutamente non comparso, senza giustificazione, nelle pregresse udienze della proceduta che gli era stata affidata.

Da qui l'attività investigativa che ha messo nel mirino quattro procedure esecutive, nell'ambito delle quali l'indagato, “rivestendo come professionista delegato ex art. 591 bis c.p.p. dal Giudice dell’esecuzione la qualità di Pubblico Ufficiale, ed avendo in virtù di tale qualifica la disponibilità di somme di denaro vincolate e giacenti sui conti correnti intestati alle medesime procedure”- si sarebbe “appropriato di importi fino ad un totale di oltre 356.000,00 euro, anche formando -a tal fine- decreti di liquidazione falsi che disponevano il pagamento di onorari in suo favore, atti apparentemente emessi dai giudici assegnatari delle procedure esecutive e recanti la sottoscrizione digitale dei magistrati, ma in realtà mai depositati ed esistenti giuridicamente”.

I militari hanno eseguito accertamenti bancari attraverso i quali avrebbero “ricostruito accuratamente le operazioni bancarie del legale, confrontando gli estratti conti con i provvedimenti giudiziari effettivamente depositati e risultanti dagli atti delle procedure. Le condotte contestate vanno dal 2017 al mese di gennaio 2022, a carico di Zolli, difeso dall'avvocato Vincenzo Sguera, anche un decreto di sequestro preventivo, fino alla concorrenza, di oltre 356mila euro.