Come si fa in questo momento a postare foto di una grigliata?

L'intervento dell'avvocato Angelo Riccio, consigliere comunale di Amorosi

come si fa in questo momento a postare foto di una grigliata
Amorosi.  

La riflessione è di ordine generale, ma lo spunto sembrano averlo offerto alcune immagini girate sui social, relative a qualche grigliata che sarebbe stata organizzata in un'abitazione privata e non solo con il nucleo familiare. Una situazione che ha spinto l'avvocato Angelo Riccio, consigliere comunale di Amorosi, a richiamare il rispetto delle norme adottate contro l'emergenza da Covid-19 e a solidarizzare con quanti lottano in prima linea.

"Come si fa in questo momento così tragico e triste, essere indifferenti alle immagini di chi rischia la propria vita per fronteggiare questa pandemia. Come si fa a non soffermarsi a prestare ascolto alle parole che riecheggiano come suppliche dei medici ed infermieri che, in prima linea, come al fronte, tentano di arginare l'avanzata di un nemico invisibile, silenzioso, subdolo che, senza alcuna distinzione di sesso, colore, religione o stato sociale, continua a seminare morte ovunque.

Come si fa a non aver rispetto per tutti coloro che hanno perso un caro, vedendolo sfilare in carovana, in una lugubre processione sui carri dell'esercito, senza poter dare neppure un ultimo saluto. Come si fa ad infischiarsi di tutte le disposizioni governative e regionali, ormai ben note a tutti.

Come si fa ad essere sordi alle parole della dott.ssa De Rosa, una per tutte, che attaccata all' "amico" che l'assiste nella respirazione, con gli occhi gonfi di lacrime e con il volto ancora sofferente, ha ringraziato il Dio di poter presto riabbracciare i propri figli e cari.

Come si fa a non fare un plauso e ringraziare, rispettando ed osservando l'ordine di restare a casa, l'infermiera che, allo stremo delle proprie forze, dopo turni di lavoro massacranti, si è accasciata sulla tastiera del p.c. Come si fa a non mettere in atto quel senso civico e di appartenenza che ha sempre contraddistinto gli italiani nel momento del bisogno, facendo squadra, quadrato, per superare questo grave momento.

Come si fa ad ironizzare, giustificandosi dietro una improbabile satira, da parte di trasmissioni televisive, sbeffeggiando e diffamando un professionista serio ed impegnato in questa lotta anche contro il tempo, come il prof. Paolo Ascierto; Come si fa a polemizzare pubblicamente per sminuire il lavoro del prof. Ascierto e dei suoi colleghi napoletani che con grande umiltà e professionalità, rivendicano solo la primogenitura napoletana del protocollo.

Come si fa a pubblicare o "postare" le proprie foto mentre si crogiola al sole o si è alle prese con grigliate al parco, al mare, in spazi pubblici o privati, nonostante il divieto di creare assembramenti, stridendo e cozzando con il bollettino di guerra e la conta dei morti. Come si fa a non fare un plauso a tutti i piccoli imprenditori ed artigiani, come la sig.ra Pacelli Monica di Telese T., che convertite le produzioni, rimboccate le maniche, hanno deciso di sostenere la produzione delle mascherine, ormai introvabili.

Come si fa a non fare un plauso a tutti i Presidenti delle Regioni dell'intero Paese, in particolare, il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che sta garantendo al meglio, con ogni sforzo, trasparenza e concretezza la tutela e l'integrità di ogni singolo cittadino. Come si fa a non apprezzare il lavoro estenuante delle amministrazioni comunali, lasciando da parte ogni polemica pretestuosa ed ingiustificata, che egregiamente, con le risorse a disposizione e l'immancabile supporto delle forze dell'ordine, garantiscono il rispetto di quanto previsto dai DPCM e dalle ordinanze regionali a tutela della salute pubblica.

Come si fa a non desiderare di abbracciare presto un figlio che magari è lontano per vari motivi; come si fa a non desiderare di stringere presto e forte chi si ama; come si fa a non desiderare di rivedere un sorriso; come si fa a non desiderare di emozionarci per aver superato questa dura e sofferta prova; come si fa a non desiderare di rivedere presto il mare e sentire il suo profumo, piuttosto che la montagna e tutte le straordinarie bellezze naturali, artistiche ed architettoniche del nostro meraviglioso Paese.

Come si fa ad essere così sciocchi e non aiutare chi si sta prodigando e sacrificando per il bene comune, affinchè si possa ritornare, nel più breve tempo possibile, ad una vita normale e spero anche migliore, restando semplicemente a casa. Come si fa a dare ancora spazio a tuttologi e dispensatori di false certezze, usando il linguaggio criptico e per nulla comprensibile di chi nulla sa e più parla chissà per quali interessi.

V'è solo una certezza per ritornare presto a vivere, lavorare, produrre e portare a pieno regime il motore in panne dell'economia. Restare a casa! Siamo tutti provati, ma dobbiamo trovare quella forza e serenità interiore, in quel desiderio di ritornare presto ai nostri affetti, sentimenti e passioni.

Un abbraccio a tutti i colleghi avvocati del consiglio dell'ordine di Benevento ed Ariano Irpino, uniti nell'iniziativa intrapresa a sostegno degli ospedali "San Pio" e "Frangipane" ed impegnati al di fuori dei Palazzi di Giustizia, nella difesa del diritto assoluto alla salute. Un abbraccio a tutti i Sindaci ed amministratori comunali della regione Campania, pronti a collaborare in sinergia, senza remore, per garantire ogni necessità alle nostre comunità.

Uniti, compatti, restando a casa, supereremo, presto, questa dura prova".