Sannio, allarme tumori: perché servirà il Polo oncologico

A causa di Terra dei Fuochi. Lo hanno detto, nero su bianco, Postiglione e Rizzuti dell'AO Rummo

Benevento.  

(fed. fes.) - Una chiamata alle armi, un confronto a più mani e con tante teste pensanti sulla strada che deve prendere la sanità nel Sannio. Una sfida, quella lanciata da Mastella, che a maggio troverà finalmente uno sbocco. Per il sindaco di Benevento la strategia d'attacco è l'unica possibile contro la corazzata che si muove a palazzo Santa Lucia, determinata come non mai a far passare indenne l'idea di rimodulare, in un'unica azienda, l'ospedale Sant'Alfonso Maria De' Liguori di Sant'Agata De' Goti e l'azienda ospedaliera Rummo di Benevento. Il grimaldello immaginato dal governatore De Luca è una visione di un futuro possibile vocato alla lotta contro le neoplasie, grazie a un reparto tutto nuovo nella Valle Caudina, plesso che guarda caso chiude la propria contabilità con un bilancio costantemente in rosso e quindi destinato alla dismissione. La Regione “corre in soccorso” di un sindaco dem, ma più a monte spalleggia le sorti di un partito che nel Sannio viaggia con numeri da Caporetto, alle politiche diventato comparsa dopo l'exploit dei 5Stelle e la conferma (più meno che più) del centro destra complessivamente inteso.

Il sindaco di Benevento è politico di vecchia scuola, ha compreso la difficoltà e sta aprendo più di un fronte per regolare conti che vanno indietro negli anni. E' partito proprio dalle strade, la “cassaforte” di De Caro, chiamando a sé i vertici dell'Anas (l'ingegnere Nicola Prisco, responsabile coordinamento territoriale dell'Anas tirrenica, ha illustrato euro per euro e progetto per progetto i prossimi anni della Telesina) affinché dessero conto degli investimenti in riferimento ai tempi. Dieci anni per vedere la bretella finalmente sicura e percorribile rende “a salve” ogni ulteriore intervento sui “gioielli di famiglia”.

La sanità, in particolare l'azienda ospedaliera Rummo, è il fronte che muove le pedine pesanti in termini di consenso. C'è da decidere se per creare le condizioni di un salvataggio, con un guizzo nobile per quanto si vuole, si dovranno decurtare 184 posti letto all'azienda ospedaliera: il polo oncologico – così facendo – il Sannio se lo paga. Mastella schierandosi contro vuole ottenere il merito di aver fatto emergere una contraddizione (l'investimento in realtà non c'è) e il risultato di stanare il governatore per confermare – aggirando il decreto 70 del 2015 – due Dea di II livello sia per Benevento sia per Avellino, costringendolo a un investimento vero in termini di risposte alle emergenze anche nelle zone interne. L'assunto dell'ex Ministro è: “Un tumore oggi lo curi ovunque, una risposta di pronto soccorso o la trovi subito o sei spacciato”. Di qui la bocciatura al piano sanitario regionale 2018 in sede di convalida dell'Atto aziendale da parte dell'assemblea dei sindaci del Sannio.

Ecco lo scenario politico si cui si andrà al confronto-scontro delle idi di maggio. Nel frattempo ognuno tenta di portare dalla propria parte sindaci ed esperti.

L'ultimo e perentorio posizionamento è venuto direttamente dall'Assessorato regionale alla Sanità, con la nota che è una dichiarazione di guerra ma che costituisce una più che clamorosa rivelazione: il Direttore Regionale della Sanità e il Direttore dell’AO Rummo, nero su bianco, hanno spiegato che “la differenziazione dell’offerta sanitaria... dovrà inevitabilmente assumere un ruolo fortemente strategico nella cura delle patologie oncologiche data la vicinanza geografica di Sant’Agata dei Goti alla cosiddetta Terra dei Fuochi”.

Frase che suona, a chi ogni tanto trova il tempo di concentrarsi sulle cose scritte e sul peso delle parole, ...state per essere travolti da un'ondata senza precedenti di tumori, meglio che attrezziamo le vostre strutture sanitarie.

Se non è un allarme questo, poco ci manca. Anche perché la nota non la firmano pinco pallino qualsiasi ma Antonio Postiglione (nella foto in alto), della Direzione Generale Sanità della Regione Campania, e Renato Pizzuti, della Direzione Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento.

Trascurando le solite milionate che sempre in questi casi appaiono e scompaiono, chi vincerà questa “guerra” importa davvero poco. A questo punto è lecito interrogarsi sul dubbio se Postiglione e Pizzuti abbiano fatto questa affermazione per “amor di scuderia” o se siano in possesso di dati sconosciuti ai più, soprattutto a chi nelle vicinanze della Terra dei Fuochi ci vive.