Tricopigmentazione: un'alternativa alla caduta dei capelli

Tutte le caratteristiche di questa innovativa tecnica paramedica

tricopigmentazione un alternativa alla caduta dei capelli

Sentiamo sempre più spesso parlare di tricopigmentazione come soluzione per la caduta dei capelli e la calvizie. Ma in cosa consiste questa pratica, come funziona e a chi è destinata? Proviamo a sviscerare in questo articolo tutte le caratteristiche di questa innovativa tecnica paramedica.

Come funziona la tricopigmentazione per nascondere la calvizie

La tecnica sfrutta una straordinaria illusione ottica, tipica della tecnica trompe-l'œil. I pigmenti innestati possono essere bio-riassorbibili e scomparire normalmente nel corso dei mesi oppure permanenti. Perciò, possono essere necessarie delle sessioni di ritocco.

Questo permette al tricopigmentista di seguire l'evoluzione della caduta dei capelli, il rinnovamento cellulare e l'evoluzione del paziente per un risultato sempre naturale.

A seconda delle loro condizioni e stili di vita, i pazienti sottoposti al trattamento di tricopigmentazione semipermanente possono aver bisogno di un ritocco ogni 8-12 mesi. Esiste però anche una versione di tricopigmentazione permanente che può essere somministrata su quei cuoi capelluti che non smaltiscono il pigmento innestato, il quale rimane intriso nel derma per anni.

Anche in questo caso, potrebbe essere necessario un ritocco per ravvivare l’intensità del colore dopo alcuni anni ma il trattamento non perderà il suo effetto globale riempitivo.

Per tali motivi è necessario affidarsi a mani esperte e formate in modo appropriato, come quelle del gruppo Tricomedica Abbagnato di Antonio Abbagnato (https://www.tricomedica-abbagnato.it), leader della tricopigmentazione a Napoli e in Italia.

Tutto il team di Tricomedica dispone di un know how pluriennale sviluppato dopo una formazione adeguata a Londra, cuore pulsante di questa tecnica paramedica, e in continua evoluzione con costanti corsi di tricopigmentazione.

Tricopigmentazione: trucco permanente del cuoio capelluto

La tricopigmentazione deve parte delle sue origini al trucco permanente e viene eseguita principalmente sul cuoio capelluto ma è applicabile anche sulla barba per mascherare i difetti causati dall’alopecia barbae.

Questa soluzione innovativa alla caduta dei capelli consiste nell'innesto di pigmenti asettici e biocompatibili nel secondo strato del cuoio capelluto, per imitare il colore dei capelli e coprire le aree calve del cranio. In questo modo, si riduce il contrasto tra il colore della pelle e quello dei capelli.

Benefici della tricopigmentazione per la caduta dei capelli

Ad oggi esistono diverse soluzioni per combattere la calvizie e l'alopecia, più o meno invasive, ma la tricopigmentazione offre diversi vantaggi:

- Si adatta a tutte le zone del cuoio capelluto colpite dalla caduta dei capelli;
- Non è invasiva;
- Ha un effetto naturale;
- Non è vincolante e l’intervento non è visibile;
- Può migliorare un trapianto di capelli;
- La tecnica è indolore;
- Indicata per capelli rasati o folti, uomini e donne.

Il caso dell’alopecia universale, una malattia che può colpire chiunque

L'alopecia universale è una malattia che causa perdita di peli e capelli e può sopraffare chiunque, ragazzi o adulti. La calvizie è lo sviluppo finale dell'alopecia. Il follicolo pilifero si chiude e non si riapre, prevenendo la ricrescita.

Questo improvviso cambiamento di aspetto può diventare insopportabile per donne e uomini. Sono pochi quelli per i quali perdere i capelli o la barba non è un vero problema.

Per di più, le donne spesso indossano parrucche per nascondere la calvizie femminile ma, indipendentemente dal sesso, grazie alle tecniche di tricopigmentazione permanente e semipermanente è possibile migliorare questo stato e, di conseguenza, il proprio look.

Tricopigmentazione: per quale profilo?

Questa tecnica è adatta a tutti i profili con calvizie, alopecia, diradamento o stempiatura: uomini e donne, di tutte le età, giovani e meno giovani. Perché sì, anche le donne possono essere colpite dalla caduta dei capelli. Infatti, con il suo effetto rasato ed il suo effetto densità, la tricopigmentazione può camuffare le zone calve di una testa rasata e di uno scalpo con capelli lunghi.

Poiché non è invasiva, è indicata anche per pelli sensibili o che hanno subito un trapianto di capelli. In effetti, gli innesti possono richiedere diversi mesi per ricrescere. Per evitare che una parte del cranio sia calva al momento della ripresa del trapianto, la tricopigmentazione può essere impiegata per coprire queste aree antiestetiche e perfezionare l’intervento.

Inoltre, la tricopigmentazione può essere utilizzata anche per coprire una cicatrice sul cuoio capelluto causata da un incidente o da un intervento chirurgico.

Da notare che maggiore è il contrasto tra il colore del cuoio capelluto e la tonalità dei capelli, migliore sarà la sua resa.