Stop al Reddito di Cittadinanza dal 2023: come cambia e per chi sarà abolito

In Campania quasi 200mila percettori dovranno dire addio alla misura contro la povertà

stop al reddito di cittadinanza dal 2023 come cambia e per chi sara abolito

Scopriamo chi sono gli occupabili che rischiano di perdere il sussidio. Il movimento Cinque Stelle sulle barricate

Stop al reddito di cittadinanza per gli occupabili: riceveranno il sostegno per altri otto mesi nel 2023, poi basta. l capolinea per la Campania circa 200 mila percettori su quasi un milione di cittadini raggiunti dalla misura (dati Inps). In totale sono 360.204 i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza per un totale di 922.648 persone con un importo medio di 618,36 euro.

Ma non tutti sono considerati inabili al lavoro. Per loro ancora pochi mesi di sussidio, poi niente più beneficio. Continueranno invece a beneficiare della misura fragili e anziani per tutto l’anno prossimo, in attesa di una revisione complessiva dello strumento che arriverà nel 2024. Nel frattempo gli attivabili avranno a disposizione un periodo cuscinetto di otto mesi a cominciare da gennaio 2023 per trovare un lavoro, dopodiché dovranno dire addio per sempre al sussidio.

Quanto è costato all'Italia il reddito di cittadinanza fino ad oggi 

La spesa complessiva in Italia per la prestazione di sostegno in tre anni e mezzo è stata di 20 miliardi. L’aiuto costa attualmente ogni mese tra i 600 e i 700 milioni di euro. A settembre, per esempio, sono stati spesi 638 milioni di euro per il reddito di cittadinanza. Solo con la fuoriuscita degli attivabili dalla platea dei beneficiari, l’asticella della spesa mensile dovrebbe abbassarsi a 400-450 milioni di euro circa.

Come cambia il reddito di cittadinanza da gennaio 2023

I cambiamenti saranno in vigore già dal gennaio 2023. La nuova legge di Bilancio propone una riduzione del Rdc 2023 a un massimo di otto mesi a fronte delle 18 mensilità rinnovabili allo stato attuale. Questa riduzione coinvolge solo i cosiddetti occupabili, sono coloro che hanno un'età compresa tra i 18 e i 59 anni e che rientrano in queste categorie:

1) sono abili al lavoro, non hanno alcun tipo di disabilità riconosciuta.

2) Non hanno in famiglia persone con disabilità.

3) Non hanno in famiglia minorenni a carico e non hanno in famiglia persone con più di 60 anni a carico.

Durante il periodo di fruizione del Rdc nel 2023 saranno organizzati corsi di formazione o riqualificazione professionale obbligatori per almeno sei mesi. La mancata partecipazione a questi corsi prevede la decadenza immediata del sussidio. Se si rifiuta la prima offerta di lavoro congrua il Rdc decade.

Entro il 2024 addio al rdc così come lo conosciamo 

La strada tracciata dall'esecutivo Meloni è chiara: entro il 2024 si dovrà sostituire il sussidio con misure di inclusione sociale e di politiche attive per coloro in grado di lavorare.

Tra gli attivabili da depennare dalla lista dei percettori si contano 660mila occupabili non occupati, la metà dei quali stando ai dati Anpal non ha nemmeno sottoscritto il patto per il lavoro, prima tappa per iniziare a cercare un’occupazione tramite i centri per l’impiego. Altri 173 mila percettori risultano titolari di un contratto di lavoro, però non guadagnano abbastanza e quindi continuano a ricevere l’assegno.

Il Movimento cinque stelle sulle barricate. Fico: "Questo fa la destra, toglie ai poveri"

Il reddito di cittadinanza è la misura bandiera del Movimento Cinque Stelle (come non ricordare la famosa frase pronunciata da Luigi Di Maio subito dopo l'approvazione della manovra nel 2018 dal balcone di Palazzo Chigi: “Abbiamo abolito la povertà”) ed è anche uno degli strumenti più discussi tra quelli messi in campo in questi ultimi anni. Ma il reddito di cittadinanza è stato anche un argine contro la povertà, soprattutto nel periodo della pandemia, e soprattutto nelle regioni del sud Italia.

La Campania non solo è la regione con il più alto numero di beneficiari del Reddito di Cittadinanza, ma detiene anche il primato per numero di percettori ‘occupabili’, cioè idonei al lavoro. Per questo non sono pochi coloro che temono le prossime mosse del Governo.

"Il #redditodicittadinanza è una misura che ha messo in sicurezza individui e famiglie: trasformarlo in bersaglio politico da abbattere è un grave errore del governo Meloni. Non si può lasciare senza aiuto chi è in difficoltà. Questo fa la destra: toglie ai più deboli". Così in un tweet l'ex presidente della Camera Roberto Fico.