È stata una chiamata straziante a salvare la vita di una giovane madre. Nel cuore della notte, una bambina di quattro anni ha videochiamato il nonno, mostrando la madre riversa a terra, priva di sensi e con il volto coperto di sangue. L’uomo, un imprenditore di Pozzuoli, ha immediatamente allertato i carabinieri, mentre cercava di tranquillizzare la nipotina terrorizzata. Il dramma si è consumato a Fusaro, frazione di Bacoli, dove la donna viveva con il compagno, un 50enne calabrese attivo in un’associazione per la legalità.
La violenza scatenata da un litigio
Secondo la ricostruzione, l’aggressione sarebbe avvenuta al rientro da una cena, quando la coppia ha iniziato a litigare sulla scelta della location per San Valentino. La discussione è presto degenerata: l’uomo ha prima spintonato la compagna, poi l’ha colpita con una violenta testata, facendola crollare a terra. La donna ha perso i sensi, mentre il sangue le copriva il volto. La scena è avvenuta davanti alla figlia piccola e ai due figli adolescenti che la donna aveva avuto da una precedente relazione.
Le prove video e l'arresto con codice rosso
Gli attimi di terrore sono stati registrati con i cellulari dai ragazzi presenti in casa, fornendo ai carabinieri prove inequivocabili della violenza subita dalla donna. L’uomo ha tentato di difendersi fornendo versioni contraddittorie: prima ha dichiarato di essere stato aggredito dalla compagna ubriaca, poi ha attribuito la ferita a un brufolo. Versioni smentite dalle immagini e dai testimoni. Arrestato con l’accusa di maltrattamenti e “violenza assistita”, aggravata dalla presenza di minori, il 50enne è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. La vittima, invece, è stata ricoverata all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove ha ricevuto cinque punti di sutura al volto ed è stata curata per un trauma cranico con temporanea perdita della vista.
Un fenomeno in aumento tra giovani e minori
La violenza domestica resta una piaga sociale in continua crescita. A Napoli e provincia vengono registrate in media 35-40 denunce al giorno, con oltre 5.400 procedimenti penali avviati nell’ultimo anno. Il Report 2023 della Polizia Criminale evidenzia un preoccupante aumento di casi tra i più giovani: il 10% delle vittime ha meno di 13 anni, mentre il 25% degli autori di reato rientra nella fascia d’età tra i 14 e i 17 anni. Numeri allarmanti che confermano l’urgenza di interventi concreti per contrastare la violenza di genere e proteggere le vittime più vulnerabili.