Sant’Antimo, dai clan alla sanità: l’ex centro scommesse diventa polo di formazi

I beni confiscati alla camorra saranno riqualificati per ospitare corsi di laurea e sanità

sant antimo dai clan alla sanita l ex centro scommesse diventa polo di formazi

La Giunta comunale destina all’Asl Na 2 Nord immobili sottratti alla criminalità: nasceranno una scuola di infermieristica, un centro di salute mentale e la Casa di Comunità

Un ex centro scommesse gestito dalla camorra si trasforma in un polo di formazione sanitaria. È il destino dei locali situati al km 18 della via Appia, a Sant’Antimo, che verranno riconvertiti grazie a un progetto dell’Azienda Sanitaria Locale Na 2 Nord. L’iniziativa prevede la creazione di spazi dedicati alla formazione di medici e infermieri, oltre all’attivazione di un corso di laurea in infermieristica. Il sindaco Massimo Buonanno ha messo a disposizione dell’Asl una serie di immobili confiscati alla criminalità, in un’operazione che punta a dare nuova vita a un territorio segnato dal degrado.

Un investimento da 4 milioni di euro

L’Asl aveva manifestato interesse per questi beni già lo scorso ottobre e, dopo un sopralluogo, ha avviato il progetto con il sostegno del direttore generale Mario Iervolino e della direttrice degli Affari Generali Giuseppa Caccavale. L’investimento previsto è di quattro milioni di euro, con un iter che prevede sei mesi per la produzione della documentazione necessaria alla stipula della convenzione con il Comune. I lavori di ristrutturazione dureranno circa due anni, rendendo i locali idonei a ospitare attività formative e concorsi sanitari di livello regionale.

Nuovi servizi per la salute mentale

Oltre ai locali sulla via Appia, un altro edificio in via Picasso sarà trasformato in un centro diurno psichiatrico e in un’unità operativa di salute mentale, con una zona parcheggio per agevolare l’accesso degli utenti. L’obiettivo è migliorare l’offerta sanitaria per la popolazione, garantendo servizi essenziali fino a oggi carenti sul territorio.

Un’opportunità di riscatto

Secondo l’assessore Gabriele Pappadia, il nuovo polo sanitario avrà un impatto positivo anche sul tessuto economico locale, creando indotto per strutture alberghiere e attività di ristorazione che accoglieranno i partecipanti ai corsi e ai concorsi. Ma il vero valore di questa iniziativa è simbolico: restituire alla collettività spazi un tempo controllati dalla criminalità organizzata. «Trasformare un luogo di illegalità in un centro di formazione e servizi sanitari significa migliorare la qualità della vita e dare un segnale forte di riscatto alla comunità», ha dichiarato il sindaco Buonanno. L’Asl, inoltre, ripristinerà i servizi sanitari che erano stati interrotti in via Solimene e realizzerà una “Casa di Comunità” operativa 24 ore su 24, rafforzando così l’assistenza ai cittadini.