Recovery Fund, l'analisi di Gianni Lepre

In sintonia con Grassi sull'importanza dell'accordo sul rilancio economico e strutturale del Paese

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L'analisi

"Il Recovery Fund è sicuramente da considerare un sostanzioso passo in avanti per l'Unione Europa, alla ricerca di un punto di sinergia sul quale confluire dopo la pandemia da Caoronavirus". Queste le prime dichiarazioni del prof. Gianni Lepre, opinionista economico del Tg 2 Rai che ha voluto così supportare il vice presidente di Confindustria Vito Grassi che si era espresso sullo stesso argomento sottolineando il "passo in avanti per l'Europa e rilancio del Paese Italia".

"Sono pienamente concorde con Vito Grassi  - continua il prof. Lepre - soprattutto quando fa riferimento ad un nuovo modello di sviluppo basato su sostenibilità ed inclusione. Sono anni che parliamo di questo, e quale miglior momento per mettere in pratica questa sorta di paradigma che ha l'unico scopo di provvedere ad una riqualificazione del tessuto industriale comunitario, con un occhio di riguardo per il nostro Paese, da sempre il giardino d'Europa, ma dove oggi molte cose sono lasciate alle ortiche".

"L'importante, come sottolinea anche il vice presidente Grassi, è concepire il Recovery fund come un accordo che garantisca non solo maggiori risorse, ma anche maggiori garanzie affinché queste possano essere impegnate a concepire e rendere operative strategie reale a compensazione dei danni provocati dalla pandemia prima e dal lockdown dopo. Ad esempio quelle famose riforme strutturali di cui il Sistema Paese ha tanto bisogno, e di cui il Mezzogiorno ha fame".

Lepre ha poi concluso: "Le imprese sono e restano il vero motore dello sviluppo e da esse bisogna cominciare accelerando i processi di trasformazione digitale, promuovendo l'innovazione, snellendo le procedure della PA e valorizzando le nuove generazioni. Solo così riusciremo a colmare i gap, e a produrre e ridistribuire ricchezza".