"Le chiedo, se possibile, di potermi incontrare per poterglielo dire guardandola negli occhi". A scriverlo, in una lettera, il professore Stefano Addeo, autore del post contro la figlia della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Non c'è giustificazione possibile per le parole scritte. Mi assumo ogni responsabilità - ha scritto Addeo in una missiva che sarà pubblicata integralmente sul quotidiano Il Roma - anche se confesso che mai nelle mie intenzioni vi era l'idea di augurare la morte a una bambina. È stata una frase infelice, inadeguata, inaccettabile, che non mi rappresenta né come uomo né come educatore".
Addeo ribadisce che "nulla può cancellare il male fatto con quelle parole. Solo la verità, il pentimento e il rispetto possono servire, ora". Di qui le scuse a Giorgia Meloni per un gesto "che ha ferito Lei e la sua famiglia, e in particolare Sua figlia, che mai avrebbe dovuto essere tirata in ballo in alcun modo".