"Campitiello, nomina di famiglia": il viceministro Cirielli querela De Luca

"Non colpisco gli affetti degli altri per ragioni politiche né giudico per le relazioni familiari"

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"Querelerò De Luca. Non ho mai usato, né intendo usare, la vita privata del presidente De Luca come argomento di scontro politico. Eppure sarebbe fin troppo facile farlo. La sua ex moglie, la compagna e altre, i figli sono da anni ben collocati nella cosa pubblica, in ruoli di assoluto rilievo. Ma non è il mio stile. Io non sono come De Luca". Il viceministro Edmondo Cirielli porta davanti alla magistratura il caso Campitiello. Il riferimento è alle accuse che il governatore della Campania ha rivolto alla compagna dell'esponente di Fratelli d'Italia, che attualmente presiede il Dipartimento della Prevenzione.

Per De Luca, una nomina avvenuta "per ragioni clientelari" e "familistiche". Accuse rispedite al mittente dall'esponente del Governo.

"Io non colpisco gli affetti degli altri per ragioni politiche né giudico le persone per le loro relazioni familiari o umane. Proprio per questo considero intollerabile l’attacco che De Luca ha rivolto alla mia consorte, la dottoressa Maria Rosaria Campitiello: non solo un’offesa gratuita, ma anche un’accusa infamante, con la quale ha insinuato che la sua nomina sia avvenuta in modo irregolare grazie a un mio intervento. Una menzogna gravissima", l'affondo di Cirielli.

Che aggiunge: "La verità è un’altra, chiara e trasparente: la dottoressa Campitiello è stata nominata Capo Dipartimento della Prevenzione su proposta del Ministro della Salute, approvata dal Consiglio dei Ministri e ratificata dalla Presidenza della Repubblica. Il tutto secondo le procedure previste dalla legge e secondo un profilo curriculare idoneo alla nomina fiduciaria. Va ricordato che la dottoressa Campitiello è il primo medico a ricoprire quell’incarico, storicamente affidato a dirigenti amministrativi che, per quanto bravi, certo meno performanti appunto di un laureato in medicina. Contestarne la competenza professionale è assurdo, pretestuoso e soprattutto diffamatorio e illegale. Per questo ho dato mandato ai miei legali di procedere con una querela. Non risponderò con gli stessi strumenti meschini. Difendo le istituzioni, il merito e la verità. Chi invece calunnia per coprire i propri fallimenti, come il disastro della sanità campana, dovrà farlo davanti alla magistratura", la dura presa di posizione di Cirielli.