No a porcherie clientelari come è stato il reddito di cittadinanza, soprattutto nei suoi eccessi truffaldini e negli escamotage non controllati, sì alle iniziative per sostenere la povera gente e le famiglie in difficoltà come ha fatto finora la Regione Campania.
Lo ha chiarito il presidente Vincenzo De Luca, dettando le priorità dei mesi e degli anni a venire in viste delle prossime regionali: "Avremo una discussione molto seria, rigorosa. Abbiamo assistito a truffe inimmaginabili, ci sono state anche finte separazioni per avere il reddito".
L'inquilino di Palazzo Santa Lucia sottolinea il lavoro svolto finora: "Abbiamo fatto cose che non ha fatto nessuna regione in Italia. La Campania investe ogni anno 30 milioni di euro per sostenere il trasporto pubblico gratuito a studenti fino a 26 anni. Abbiamo introdotto il bonus bebé, misure per il sostegno alle famiglie con due figli, un aiuto per le famiglie più deboli, misure per attività sportive fino a 15 anni. Abbiamo messe in campo politiche sociali di gran lunga più importanti della propaganda. E queste politiche vanno difese".
Altro fronte di scontro, la sanità: "Lunedì presenteremo un ricorso al Tar contro il ministero della Salute per contrastare quello che riteniamo un atteggiamento di discriminazione intollerabile sul piano di rientro della Regione Campania", ha fatto sapere De Luca.
Il governatore ha poi rincarato la dose: "Contestualmente stiamo verificando possibili denunce alla Corte dei conti e alla magistratura ordinaria per eventuali atteggiamenti concussori".
