Emergenza incendi boschivi: un attentato alla biodiversità in Campania

Una telefonata al 115 da parte dei cittadini è di vitale importanza

emergenza incendi boschivi un attentato alla biodiversita in campania

La nota di Renato Perillo per il Panda Team del Wwf Caserta...

Caserta.  

L’emergenza incendi boschivi quest’anno si è presentata più precocemente, in linea con l’aumento anomalo delle temperature e con la siccità.

Non ci devono meravigliare questi fenomeni, strettamente collegati con il riscaldamento globale, un evento di cui facciamo già esperienza tutti i giorni. Poiché l’autocombustione è un evento raro e puntuali, se partono incendi a raffica , è evidente che gli incendi sono innescati da persone senza scrupoli (le indagini sono incorso da parte delle autorità competenti).

Se è vero che le piante sono uno dei sistemi più potenti, economici e naturali per contrastare il cambiamento del clima, le azioni umane sembrano andare follemente nel verso opposto: si bruciano alberi e sottobosco, con danni inestimabili alla biodiversità , peggiorando quindi il riscaldamento globale e favorendo il dissesto idrogeologico.

Non va dimenticato che i boschi ospitano ricche comunità animali e vegetali, dal sottosuolo alla canopia. E tutto muore con il fuoco, non solo gli alberi bruciati. Gli incendi sui colli Tifatini sono una costante, e mettono spesso a rischio anche le popolazioni residenti nelle zone collinari, non risparmiando neppure le aree protette come l’Oasi WWF Bosco di San Silvestro, oggetto in queste ore delle attenzioni degli incendiari. Per l’Oasi non è una novità: ogni area protetta è infatti presidio di legalità e di conservazione della Natura e quindi invisa ai criminali che vorrebbero mano libera sul territorio. Ed è solo grazie ai volontari dell’Oasi ed ai VV.FF. se i danni al patrimonio naturale dell’area sono esigui. Questi eventi si ripetono quasi ogni anno in estate e andrebbero prevenuti, per esempio, con un efficace sistema di avvistamento, che può allertare precocemente le squadre a terra, con elevato successo nello spegnere un incendio al suo nascere.

Anche una telefonata al 115 da parte dei cittadini è di vitale importanza: chiamiamo i vigili del fuoco, potrebbe essere l’unica segnalazione di un incendio boschivo ! Quando si sente il rombo di elicotteri ed aerei è troppo tardi. Il danno al patrimonio vivente dei nostri boschi è già fatto. Avete mai camminato in un bosco bruciato? Lo spettacolo è spettrale, l’odore del legno bruciato (e talora dei rifiuti spesso abbandonati nei boschi) è persistente per giorni, carcasse di animali morti, uccelli che, sfuggiti dal fuoco, volano impazziti alla ricerca del loro nido che non c’è più. E dopo cosa fare? Rimettere a dimora i pini sulla Panoramica di Caserta Vecchia che bruciano come fiammiferi o ripensare a come erano le nostre colline, ricche di ontani, di profumati frassini, di robusti carpini, di imponenti lecci e roverelle e, nelle zone più elevate, di maestosi castagni?

Certo la istituzione, finalmente, di un vero Parco dei Tifatini, adeguatamente finanziato e gestito in maniera professionale, sarebbe un argine alla speculazione, agli incendi, allo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali ed al contempo un incentivo alla fruizione responsabile della Natura e a uno sviluppo economico compatibile con la fragilità degli ambienti, largamente sovrasfruttati, da cave e urbanizzazione selvaggia.
Una riforestazione razionale, il controllo dei sentieri per evitarne usi impropri (mezzi a motore da fuoristrada), una silvicoltura rispettosa delle capacità produttive dei boschi, il tutto nell’ambito di piano di gestione del Parco, contribuirebbe alla prevenzione degli incendi ed al restauro di una biodiversità di cui i nostri colli sono ancora ricchissimi, nonostante i continui attentati da parte dell’uomo.

La salvaguardia della Natura passa anche dalla consapevolezza dei cittadini della sua importanza vitale per la sopravvivenza dell’uomo, che non può vivere senza Natura, mentre è vero il contrario.

Ogni azione del Wwf è indirizzata affinchè l’uomo non si estingua su questa Terra ma possa vivere in armonia con la natura. Per fare ciò abbiamo bisogno di ecosistemi sani che ci donano aria pulita, acqua e cibo sano. L’uomo è l’unico vero problema per la Terra, ma è anche l’unica soluzione possibile.