Lui 40enne, disoccupato, originario di Varese. Lei 41enne, della provincia di Caserta, operatrice socio sanitaria. Si erano conosciuti sei mesi fa su un social network.
Hanno iniziato a sentirsi telefonicamente e dopo un breve periodo si sono incontrati per stringere amicizia ed è subito nata una storia d'amore.
Lei si è anche recata in Calabria dove ha conosciuto il padre di lui che l’aveva messa in guardia sul carattere aggressivo del figlio. Lei, innamorata e convinta di poter cambiare il carattere irruento dell’uomo, ha deciso comunque di continuare a frequentarsi.
Purtroppo, nel corso del tempo la donna ha constatato, a proprie spese, quanto in realtà colui che credeva l’uomo della sua vita fosse, aggressivo. Il primo episodio di violenza la donna lo ha subito già dal secondo incontrato. Era il mese di giugno quando, per futili motivi, era stata ingiuriata ed aggredita con schiaffi. Altro grave episodio di violenza fisica, con sequestro di persona, la donna lo ha subito nel successivo mese di agosto. In quella circostanza, per potersi incontrare con l’uomo che amava, aveva preso in fitto una stanza in un appartamento condiviso con altre persone in Santa Maria Capua Vetere.
Anche lì, sempre per futili motivi, venne picchiata e costretta ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà. A seguito di tali atti di violenza, la donna, maturata la decisione di interrompere la sua relazione con quest’uomo si era rivolta, per un supporto psicologico, a un centro antiviolenza, riuscendo anche ad allontanarlo dalla sua vita. Successivamente, più volte contattata, è stata convinta dalle lusinghe dell’uomo a rivederlo.
Qualche giorno fa si sono rivisti: è bastato un solo giorno perché riaffiorasse il carattere aggressivo dell’uomo. Infatti a seguito di un diverbio scaturito per motivi di gelosia, la donna è stata ancora una volta violentemente picchiata tanto da ingenerare in lei la volontà di suicidarsi. Grazie all’intervento di un vicino di casa ciò non è accaduto.
Al suo rifiuto l’ha aggredita, tolto il telefonino e trascinata sul letto e strappato i vestiti per abusare di lei fino al mattino.
I militari del Comando Stazione di San Nicola La Strada, dopo aver ascoltato le varie dichiarazioni dei testimoni e raccolto prove circa l’accaduto hanno tratto il arresto il 40enne e condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Giodin
