No alla violenza sulle donne". E' stato questo uno degli ultimi messaggi affidati a Facebook da Anna Carusone, moglie di Davide Mango, il 47enne che ieri a Bellona (Caserta) ha ucciso la donna e si è suicidato dopo aver tenuto per ore sotto scacco le forze dell'ordine ferendo lievemente 4 persone, tra cui il capitano della stazione dei Carabinieri di Vitulazio, a colpi di fucile esplosi dal balcone della sua abitazione. Una situazione familiare di forte conflittualità che, secondo gli investigatori, era presente da tempo in casa e che potrebbe essere la causa principale di quanto avvenuto ieri. Ha rischiato la vita anche la figlia 14enne dei due, riuscita a fuggire dall'abitazione e a mettersi in salvo giusto in tempo, prima che la follia omicida del padre prendesse il sopravvento su tutto e tutti.
E risuona oggi come una richiesta mancata di aiuto quella della donna che, a novembre scorso, su Facebook aveva aggiunto il messaggio "No alla violenza sulle donne" a una foto che la ritraeva.
Intanto la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha spiegato che mai sono arrivate denunce da parte della donna: "questa Procura non è mai stata investita delle vicissitudini afferenti i due coniugi e dell'eventuale conflittualità esistente fra i medesimi". La precisazione è legata a quanto avvenuto ieri a Bellona, nel Casertano, dove il 47enne Davide Mango ha ucciso la moglie per poi barricarsi in casa, ferendo con colpi di fucile esplosi dal proprio balcone 4 persone. "La tragicità degli eventi - dichiara il procuratore Maria Antonietta Troncone - impone ancora una volta di ribadire che, a fronte di eventuali situazioni di conflittualità, venga operata una denunzia da parte delle donne interessate, onde consentire l'emersione di situazioni di violenza domestica e far sì che vi possa essere il pronto intervento delle forze dell'ordine, dei servizi sociali operanti sul territorio e dell'autorità giudiziaria".
