Operazione contro bracconaggio: 16 denunce delle Forestale

L'inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere ha portato al sequestro di armi e munizioni

“Fauna sicura” è il nome dell'operazione portata a termine dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Caserta sul fenomeno del bracconaggio.

Un'inchiesta diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha portato all'identificazione e alla denuncia di 16 persone. In particolare, secondo la Procura, gli indagati cacciavano abusivamente specialmente cinghiali. Ed ancora, nei periodi dell’anno in cui la caccia non è consentita, i cacciatori di frodo esercitano l’attività illecita nelle zone umide e sulle spiagge, facendo strage di uccelli acquatici, che dal mese di marzo iniziano a migrare per raggiungere gli areali di nidificazione. L’operazione «Fauna sicura» ha portato complessivamente alla denuncia di 16 persone, al sequestro di 15 fucili, spesso modificati dai bracconieri per renderli maggiormente offensivi, quasi mille cartucce, decine di richiami acustici, stampi in plastica riproducenti uccelli acquatici, due bunker (appostamenti fissi di caccia), numerose specie di anatidi abbattuti, tra cui marzaiole. In particolare, durante un servizio è stata rinvenuta, addirittura, un’arma artigianale, composta da due tubi in ferro, di cui uno munito di percussore, a cui il bracconiere ricorre spesso quando è colpito da un provvedimento di ritiro del porto d’armi.