Caos tessere Pd a Caserta, il giudice blocca il congresso di domenica

Dopo il ricorso presentato da 200 iscritti esclusi dal tesseramento

caos tessere pd a caserta il giudice blocca il congresso di domenica

Ruotolo: "“ Siamo per un voto libero senza condizionamenti”

Caserta.  

Non c'è paxe per il Partito Democratico di Caserta. Dopo che il tesseramento anomalo aveva indotto la commissione di garanzia regionale  ad annullare decine di iscrizioni  al Pd locale, gli esclusi, circa 200, hanno presentato ricorso alla giustizia ordinaria e la pronuncia del giudice civile è arrivata ieri ((primo firmatario l’ex vicesindaco di Caserta Franco De Michele, che siede in Commissione regionale di garanzia per conto della mozione Schlein). 

Dunque non ci sarà nessun congresso provinciale del Pd a Caserta perché il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un provvedimento d’urgenza. Il presidente della prima sezione civile Giovanni D’Onofrio scrive nel provvedimento che «inaudita altera parte» il voto di domenica viene sospeso «stante la potenziale irreparabile lesione del diritto soggettivo all’elettorato attivo dei ricorrenti quantomeno in relazione a coloro i quali hanno documentato il pagamento tramite Sisalpay, modalità di pagamento non espressamente esclusa dal Regolamento del tesseramento (art. 7, comma 1), avvenuta per il tramite di tabaccherie». Il tribunale «nomina quale giudice relatore Rossella Di Palo e fissa per la comparizione delle parti l’udienza del 24 febbraio».

La reazione della mozione Schlein 

“Ci vuole coraggio a rivolgersi alla magistratura per bloccare le operazioni di voto di domani nel casertano da parte di un gruppo di esclusi alla fase congressuale della scorsa settimana. Accertato il tesseramento gonfiato nel solo casertano gli organismi di garanzia hanno cassato oltre tremila tessere. Primo firmatario del ricorso, che sarà discusso il 24 febbraio, è un componente della commissione regionale di garanzia del Pd indicato in buonafede da esponenti della mozione Schlein che ha immediatamente compiuto un voltafaccia, schierandosi alla prima votazione con Stefano Bonaccini, sostenuto anche dal presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero. Siamo sconcertati per quello che sta accadendo nel Pd casertano dove ancor prima dell’elezione della leadership del nuovo partito democratico assistiamo ad un passaggio di campo dalla nostra candidata al suo competitor. Nel partito che vogliamo queste cose non possono e non devono accadere. Noi abbiamo un’idea diversa dell’impegno politico perché da noi non esistono promesse e promozioni. Evidentemente non è così altrove. Noi diamo appuntamento alle elettrici e agli elettori del Pd il 26 febbraio per votare Elly Schlein.  Siamo per un voto libero senza condizionamenti”. Lo afferma in un nota l'ex senatore Sandro Ruotolo, portavoce campano della mozione Schlein.