Ci saranno vaccini per tutti, gratuiti, non obbligatori. Lo ha assicurato il commissario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri, nel corso della conferenza stampa. "Per la somministrazione dei vaccini non ci saranno corsie preferenziali, arrivera' il turno per tutti, non conserveremo dosi in piu' nei magazzini, saranno somministrate tutte" ha detto "metteremo in campo quando si arrivera' alla vaccinazioni una molteplicita' di informazioni, di comunicazioni per essere sicuri che nessuno resti indietro. I vaccini saranno gratuiti per tutti e non obbligatori per nessuno. Tutti quello che lo vorranno lo potranno fare e tutti sapranno dove andare a farsi il vaccino e quando. Le vaccinazioni saranno effettuate con aghi diluenti acquistati e che stiamo gia' distribuendo".
Il commissario ha ricordato che "tra i primi beneficiari ci saranno medici, personale sanitario e personale e ospiti delle Rsa, gli Italiani piu' esposti al rischio del contagio e che e' giusto mettere subito in sicurezza.
Le dosi verranno portate allo Spallanzani e la mattina del 27 iniziera' la vaccinazione in tutta Italia dei primi medici e assistenti sanitari. Oggi la nostra Aifa ha ultimato il manuale per le istruzioni della somministrazione dei vaccini e l'Istitituto Superiore di Sanita' ha inaugurato il primo webinar per la formazione dei medici coinvolti nella vaccinazione. Da domenica il paese iniziera' a riempirsi di Primule".
Commentando i dati del contagio Arcuri ha spiegato che "si conferma la tendenza del calo da trenta giorni e che le misure di contenimento adottate da novembre funzionano. Oggi la buona notizia sta nel numero che segna il rapporto contagiati - tamponi sceso al 7,9%". Per il commissario pero' questi numeri "non ci devono rassicurare ma ci devono indicare la strada per i prossimi giorni, dobbiamo continuare ad essere prudenti, cauti, pazienti.
Da domani tutta Italia si tinge di rosso, comprendiamo tutti sia un sacrificio ulteriore ma sono convinto che comprendiamo tutti sia un sacrificio necessario. Non sarebbe immaginabile" ha concluso "un ulteriore inasprimento della recrudescenza della pandemia, una terza ondata non possiamo e non vogliamo arrivi, e non si puo' immaginare cominciare la piu' grande vaccinazione di massa nel pieno della recrudescenza della pandemia".
(ITALPRESS).
