Il vulcano Etna si è ripreso la scena sul finire del 2025 con un’eruzione intensa e ben visibile dal cratere di Nord-Est. L’attività stromboliana è continua, con frequenti lanci di materiale incandescente che in alcuni casi ricade lungo i fianchi del cono. Contestualmente, si registra un’emissione persistente di cenere vulcanica che alimenta una colonna eruttiva imponente.
Cenere verso la costa ionica
Spinta dai venti in quota, la nube eruttiva si dirige verso nord-est. Le ricadute di cenere sono state segnalate anche a Taormina, lungo la costa ionica del Messinese, un’area ad alta vocazione turistica che segue con attenzione l’evolversi del fenomeno. Il livello di allerta per l’aviazione, Vona, è stato portato vicino al massimo, attestandosi sul colore arancione.
Attività anche alla Bocca Nuova
Nelle ore notturne si sono verificate esplosioni stromboliane anche al cratere Bocca Nuova, con il lancio di materiale incandescente fino a diverse decine di metri sopra l’orlo craterico. Un segnale che conferma una fase dinamica complessa, pur restando l’attività principale concentrata nel settore nord-orientale del vulcano.
Il monitoraggio dell’INGV
L’evoluzione dell’eruzione è seguita costantemente dall’INGV attraverso l’Osservatorio Etneo di Catania. Secondo le analisi diffuse, l’ampiezza media del tremore vulcanico permane su valori elevati, con un leggero incremento registrato dopo la mezzanotte. Il centroide delle sorgenti del tremore resta localizzato nell’area del cratere di Nord-Est, a circa 3.000 metri sul livello del mare.
Spettacolo naturale e prudenza
L’Etna continua a essere uno dei più grandi spettacoli della natura, capace di attirare visitatori da tutto il mondo. Al momento non si registrano pericoli per persone o abitazioni, ma le autorità raccomandano prudenza e il rigoroso rispetto delle regole, affidandosi esclusivamente a guide esperte per qualsiasi attività sul vulcano.
