Vita da freelance: come riconoscere (e ridurre) i sintomi dello stress?

Circa 4 milioni. Tanti sono, secondo i dati Eurostat, i lavoratori “freelance” in Italia

vita da freelance come riconoscere e ridurre i sintomi dello stress

Per certi versi può apparire allettante operare senza rigidi limiti orari, senza dover timbrare un cartellino, senza dover timbrare un cartellino o sottostare a gerarchie ben definite (e magari ingiuste), ma dall'altro la vita del freelance è tutt'altro che semplice, specie di questi tempi.

Scegliere di essere freelance spesso infatti non è soltanto una questione di seguire le proprie passioni, ma anche delle condizioni in cui si trova il mercato del lavoro in un determinato momento: e quello attuale, inutile nasconderlo, non è facile.
Gli interrogativi sono tanti, da quello principale e fondamentale “Arriverà lo stipendio a fine mese?”, ad altre situazioni di incertezza correlate al periodo che viviamo “cosa accadrà se mi ammalo?” “Riuscirò a pagare le tasse?” “E a mantenere le scadenze?”.
Dubbi che portano inevitabilmente a dover premere sull'acceleratore, magari lavorando anche nei week end e nelle feste, facendo sì che quella dei freelance sia una delle categorie di lavoratori più a rischio stress, con conseguenze che possono diventare molto fastidiose: dall'insonnia alla depressione.

E dunque? Fondamentale per chi ha deciso di essere “il datore di lavoro di se stesso” ridurre il carico di stress per rendere al meglio. Come? Magari semplificando la gestione della Partita Iva e dei relativi adempimenti, eliminando così una grossa mole di impegni e di spese superflue.

In tale ottica un aiuto concreto può arrivare dalla piattaforma online Fiscozen: un servizio efficiente, competitivo, facile da utilizzare ed accessibile completamente da remoto. Fiscozen permette a professionisti ed imprenditori di delegare sia l’attivazione della Partita Iva, sia tutte le incombenze che ne derivano, ad un team di esperti ed esperte, reperibili in chat e per via telefonica.