Denuncia contro il Governo italiano per il caso Almasri

Una vittima delle torture accusa l'esecutivo di favoreggiamento: nel mirino Nordio e Piantedosi

denuncia contro il governo italiano per il caso almasri

Lam Magok Biel Ruei, sopravvissuto alle torture del generale libico, ha denunciato per favoreggiamento i ministri

Lam Magok Biel Ruei, sopravvissuto alle torture del generale libico Osama Almasri, ha presentato una denuncia alla Procura di Roma accusando il Governo italiano di aver favorito la fuga del suo aguzzino. Secondo l'accusa, le azioni dei ministri Nordio, Piantedosi e della premier Meloni avrebbero permesso ad Almasri di sottrarsi alla giustizia internazionale.

La denuncia di Lam Magok Biel Ruei

Lam Magok Biel Ruei, 32 anni, originario del Sudan del Sud, è stato vittima e testimone delle atrocità commesse da Osama Almasri, comandante della polizia giudiziaria libica. Dopo essere sopravvissuto a torture nel carcere di Mitiga, Lam ha deciso di denunciare il Governo italiano per favoreggiamento, sostenendo che le autorità italiane abbiano deliberatamente permesso ad Almasri di evitare il processo presso la Corte Penale Internazionale (CPI).

Le accuse contro il Governo italiano

Nella denuncia, presentata dall'avvocato Francesco Romeo, si evidenzia l'inerzia del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che non avrebbe richiesto la custodia cautelare per Almasri, nonostante il mandato d'arresto emesso dalla CPI. Inoltre, si critica il decreto di espulsione firmato dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che ha disposto un volo di Stato per riportare Almasri in Libia, consentendogli di sfuggire all'arresto e al processo.

Il contesto internazionale

Il 18 gennaio 2025, la CPI aveva emesso un mandato d'arresto per Osama Almasri, accusato di crimini contro l'umanità e crimini di guerra, tra cui omicidio, tortura, stupro e violenza sessuale, commessi in Libia dal febbraio 2015. Nonostante ciò, dopo l'arresto a Torino il 19 gennaio, Almasri è stato rilasciato e rimpatriato in Libia, suscitando critiche sia a livello nazionale che internazionale.

Le dichiarazioni di Lam Magok

"Sono stato vittima e testimone di atrocità che ho già denunciato alla Corte Penale Internazionale, ma il Governo italiano mi ha reso vittima una seconda volta, vanificando la possibilità di ottenere giustizia per me e per le altre persone sopravvissute alle sue violenze", ha dichiarato Lam Magok. Ha inoltre espresso la speranza che l'Italia possa ancora definirsi uno Stato di diritto, dove la legge è uguale per tutti e i criminali vengono consegnati alla giustizia.

Le reazioni politiche e giudiziarie

La vicenda ha sollevato un acceso dibattito politico in Italia. La Procura di Roma ha avviato un'indagine che coinvolge la premier Giorgia Meloni e i ministri Nordio e Piantedosi, per verificare eventuali responsabilità nel rilascio e nella repatriatione di Almasri. L'opposizione e diverse organizzazioni non governative hanno espresso preoccupazione per la gestione del caso e per le possibili implicazioni sul rispetto degli obblighi internazionali dell'Italia.