Centrodestra, Salvini teme inciuci ma Berlusconi smentisce

"Forza Italia non ha intenzione di partecipare a maggioranze con forze politiche incompatibili"

centrodestra salvini teme inciuci ma berlusconi smentisce

Le aperture di Silvio Berlusconi verso un dialogo con il governo giallo-rosso deflagrano nel campo del centrodestra. Tra gli alleati serpeggia il sospetto di manovre di avvicinamento verso l'esecutivo e la tensione finisce per raffreddarne i rapporti e persino spingere alla "fuga" tre parlamentari azzurri verso i banchi della Lega. La giornata di oggi va annoverata tra quelle in cui il feeling tra Forza Italia e Matteo Salvini tocca uno dei punti piu' bassi. In mattinata l'ex ministro degli Interni, nel commentare l'atteggiamento improntato alla collaborazione auspicata da Berlusconi, non nasconde la propria irritazione annusando tra i soci di coalizione aria di inciucio.

"L'appello di Mattarella - segnala dai microfoni di Rtl 102.5 - e' alla collaborazione, no all'inciucio o ai rimpasti: mi sembra che tra Pd, 5 Stelle, Renzi e per qualche pezzo di Forza Italia si stia parlando di posti e non di cose da fare".
Da Forza Italia in tanti si affrettano a rassicurare e garantire fedelta' al centrodestra. "Forza Italia e' e rimarra' all'opposizione. Non e' un inciucio cercare di far approvare proposte concrete per tutelare lavoratori, imprese, famiglie e liberi professionisti", afferma il vice presidente Antonio Tajani.
A fargli eco il senatore Renato Schifani, neo consigliere politico del leader Berlusconi: "Il nostro intendimento di collaborazione per realizzare misure urgenti in grado di contrastare la crisi economica e sociale in atto e'solo ed esclusivamente frutto dell'invito del Presidente Mattarella ad unire le forze di fronte alla pandemia".

In serata lo stesso Silvio Berlusconi interviene: "Forza Italia non ha alcuna intenzione di partecipare a maggioranze o governi con forze politiche incompatibili, ma sente il profondo dovere di assumersi le responsabilita' verso la Nazione che derivano dal momento gravissimo che l'Italia sta attraversando, la peggiore crisi sanitaria ed economica dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Questo non ha nulla a che fare con manovre di palazzo, con quello che spesso ho definito 'teatrino della politica'. Solo degli irresponsabili in questa situazione perderebbero tempo in piccole manovre parlamentari. Noi non siamo irresponsabili e naturalmente non lo sono i nostri alleati".
A spazzare via il campo da possibili flirt tra maggioranza e vertici forzisti ci pensa Luigi Di Maio.

Per il ministro degli Esteri la mano tesa da parte di Forza Italia e' un buon segnale, ma questo non vuol dire che la compagine di Silvio Berlusconi possa entrare a far parte della maggioranza. "E' una bene la lealta' istituzionale, me lo auguro anche da parte delle altre forze dell'opposizione - chiarisce il titolare della Farnesina a Radio1 -, pero' non ha senso parlare di un allargamento della maggioranza perche' problemi all'interno del governo non ce ne sono". Ma le fibrillazioni tutte interne alla coalizione finiscono per generare tensione tra i partiti della minoranza, e il malcontento di alcuni parlamentari forzisti si tramuta in un addio alla creatura concepita da Berlusconi e il salto verso il Carroccio.

Tre deputati di Forza Italia alla Camera passano infatti al gruppo parlamentare della Lega. Si tratta di Laura Ravetto, Federica Zanella e Maurizio Carrara. "In qualita' di eletti su collegi uninominali con i voti di tutto il centrodestra -argomentano la propria scelta i deputati- viviamo con disagio le sempre piu' ampie aperture al Governo e gli ammiccamenti con il Partito democratico. Forza Italia ha perso quella forza propulsiva che l'aveva portata ad essere luogo di aggregazione per tutto il centrodestra e riteniamo che quel luogo di aggregazione sia oggi rappresentato dalla Lega di Matteo Salvini".
(ITALPRESS).