Meloni: condanno ogni violenza, ma preferisco Trump a Biden

Il commento della leader di Fratelli d'Italia

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"Non faccio parte in alcun modo dei "condannatori di violenza un tanto al chilo", quelli per i quali la violenza è giustificata se e' di sinistra ed è uno scandalo se arriva da chi e' contro la sinistra. Non c'e' una violenza giusta e una sbagliata, come una sinistra disperata ormai teorizza, e finche' su questo non sentiro' parole chiare, non accetto lezioni". Lo afferma in un intervento al "Corriere della Sera" la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, respingendo le critiche di chi la accusa di non aver condannato con fermezza l'assalto al Congresso degli Stati Uniti.

"Ho scritto che le violenze dovevano cessare 'come chiesto dal Presidente Trump' perche' quando ho pubblicato il post Trump e altri del suo staff avevano gia' chiesto ai manifestanti di tornare a casa in pace, e mi pareva rilevante - sottolinea - che a fare questo invito fossero coloro che piu' di tutti potevano essere ascoltati dai manifestanti. Ma evidentemente, in Italia, interessa piu' alzare il livello dello scontro che non placare gli animi". (...)

 Meloni conclude, come riportato da Italpress, sottolineando che "non mi sono mai definita trumpiana, blairiana, putiniana, macroniana o merkeliana. Non ho mai fatto la cheerleader di nessuno. No, questo lo hanno fatto altri in Italia. Certo, da presidente dei conservatori europei, partito che ha tra i propri affiliati anche i Repubblicani, mi sento vicina alla loro visione politica e non ho fatto mistero di preferire Trump rispetto alla Clinton o a Biden, perche' condivido in buona parte la sua visione economica e perche' sul piano della difesa dell'interesse nazionale italiano - unico metro con il quale, da patriota, guardo la politica estera - ritengo che la dottrina Obama-Clinton (e dunque Biden) di sostegno alle primavere arabe e al fondamentalismo sunnita abbia prodotto per noi enormi disastri".