Salvini sotto accusa: "Troppi ritardi nel Pnrr, lui pensa solo al Ponte"

Il segretario confederale della Cgil critica la gestione del Mit

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Secondo Gesmundo il Ministero ha speso solo il 33,86% dei fondi Pnrr. Denunciati forti ritardi sulle grandi opere ferroviarie. Chiesta trasparenza e accusa il governo di anteporre il Ponte sullo Stretto alle vere priorità infrastrutturali

Il j'accuse del sindacato. Il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, ha duramente criticato la gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo Gesmundo, il titolare del dicastero, Matteo Salvini, preferisce investire tempo e risorse in un progetto come il Ponte sullo Stretto, da lui definito "non necessario", anziché accelerare la realizzazione delle opere già programmate e finanziate dal Pnrr.

Ritardi e numeri allarmanti

Durante l'ultimo Consiglio dei Ministri, sono emersi numerosi ritardi che interessano infrastrutture strategiche come la ferrovia Palermo-Catania, la Salerno-Reggio Calabria e il Terzo Valico dei Giovi. Il sindacato, sulla base dei dati rielaborati da Sirio-Cgil, ha denunciato che al 31 marzo 2025 solo il 33,86% dei 38,8 miliardi destinati al Mit è stato speso. Ancora più preoccupanti i numeri relativi ai progetti completati, che non raggiungono nemmeno l'8% del totale.

Nessun chiarimento dal ministro

Gesmundo ha lamentato l'assenza di un confronto pubblico sulle modifiche al Pnrr e il mancato approfondimento sui criteri che hanno portato alla rimodulazione delle priorità. Nonostante i solleciti anche dell'Autorità nazionale anticorruzione, il Ministro Salvini ha continuato a focalizzarsi sul Ponte, senza mai fornire una chiara analisi costi-benefici dell’opera. Per il dirigente sindacale, lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese intero non può dipendere da una singola infrastruttura simbolica, ma dalla capacità di completare gli investimenti già avviati.

Verso la mobilitazione

Il sindacato tornerà a far sentire la propria voce venerdì prossimo a Messina, durante un’assemblea pubblica. Lì verrà ribadito che lo sviluppo dei territori passa dalle infrastrutture utili e urgenti, non da quelle di propaganda politica. Secondo la Cgil, è necessario un cambio di passo e una governance capace di mettere a terra in modo efficiente le risorse del Pnrr prima che vadano perse.