Antonio Tajani respinge le voci su presunti accordi sottobanco per il terzo mandato dei presidenti di Regione. Per il leader di Forza Italia, la questione non può essere oggetto di baratto politico. Ogni riferimento a scambi con le candidature a sindaco di Verona o Milano viene liquidato come infondato: l’unico criterio valido, secondo Tajani, è il consenso elettorale.
La scadenza si avvicina
Ciriani (FdI): il tempo tecnico per la riforma è agli sgoccioli
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, avverte che il tempo per intervenire con modifiche è quasi esaurito. Le Regioni dovranno convocare i comizi elettorali entro la seconda metà di settembre, e il mese di agosto rende le finestre parlamentari estremamente ristrette. Eventuali emendamenti dovrebbero confluire in un decreto già in discussione, ma il rischio è di compromettere l’intero impianto.
Lega favorevole, ma isolata
Salvini insiste: decidano i cittadini, non i partiti
Matteo Salvini ribadisce la posizione storica della Lega: lasciare agli elettori la possibilità di confermare o meno i presidenti uscenti. Il segretario leghista rivendica quattro tentativi già respinti in passato, sottolineando che la proposta resta ferma ma inascoltata.
Emendamento a rischio ostruzionismo
Il decreto sulle assemblee regionali potrebbe saltare
Un eventuale emendamento sul terzo mandato potrebbe essere inserito nel decreto che mantiene inalterato il numero di consiglieri e assessori regionali, anche nelle Regioni in calo demografico. Ma le opposizioni, finora favorevoli al provvedimento, minacciano ostruzionismo e migliaia di emendamenti se la norma sul terzo mandato dovesse rientrare nel testo.
Ipotesi Ius scholae sul tavolo
Forza Italia vorrebbe riaprire il confronto su cittadinanza e integrazione
Nonostante il gelo sul terzo mandato, Tajani rilancia un’altra battaglia: lo Ius scholae o Ius Italiae, una forma di cittadinanza per i minori stranieri cresciuti e scolarizzati in Italia. Ma anche in questo caso, le ore utili per portare avanti la discussione prima della pausa estiva sono ormai contate.
Codice della strada, primi effetti positivi
Salvini esulta: calano morti e incidenti
Il ministro dei Trasporti ha presentato i primi dati sull’efficacia del nuovo codice della strada, in vigore da sei mesi. I numeri registrano un calo dell’8,7% nei decessi, del 5,6% nei feriti e del 4% nel totale degli incidenti. Per Salvini, si tratta di una conferma della bontà delle nuove misure: un risultato che dedica “da padre” a tutte le famiglie italiane.