Terremoto in Afghanistan: tragedia nella notte, 800 vittime e quasi 3.000 feriti

Una scossa di magnitudo 6,0 ha colpito l’est del Paese alla vigilia: villaggi distrutti

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Un violentissimo terremoto ha devastato le province orientali dell’Afghanistan (Kunar, Nangarhar, Laghman). I soccorsi, ostacolati dal terreno impervio e dai blackout, proseguono con elicotteri e volontari

Di magnitudo 6.0, il sisma ha colpito nella notte di domenica l’est dell’Afghanistan, con epicentro vicino a Jalalabad e conseguenze devastanti nelle province di Kunar, Nangarhar e Laghman. Secondo il rapporto ufficiale del governo talebano, le vittime sono almeno 812 e i feriti 2.800. Numerosi villaggi costruiti con materiali fragili come fango e pietra sono stati rasi al suolo. In particolare, la provincia di Kunar è stata colpita con circa 610 vittime, mentre a Nangarhar si contano almeno 12 morti. Le aree più colpite – tra cui Nur Gul, Soki, Watpur, Manogi e Chapadare – versano in condizioni critiche, con molte persone ancora intrappolate sotto le macerie.

Soccorsi in emergenza

L'intervento è reso difficile da un territorio montuoso, blackout e frane che isolano intere comunità. Elicotteri trasportano i feriti verso gli ospedali, con oltre 40 voli già effettuati. Squadre di soccorso locali – inclusa la Mezzaluna Rossa afghana – e organizzazioni internazionali stanno coordinando gli aiuti. Il sisma giunge in un Paese già gravato da crisi economica, tagli agli aiuti internazionali, carestie e instabilità politica. L’ONU e altre agenzie umanitarie hanno lanciato appelli urgenti per supportare le operazioni di soccorso e fornire beni essenziali a migliaia di sfollati.