Droni russi in Polonia e Romania, cresce la tensione: Trump rilancia nuovi dazi

Mosca intensifica gli attacchi con velivoli senza pilota, la Nato alza l’allerta nei cieli dell’Est

droni russi in polonia e romania cresce la tensione trump rilancia nuovi dazi

Nuove incursioni di droni russi hanno violato lo spazio aereo di Polonia e Romania, spingendo la Nato a rafforzare le difese. Intanto Trump chiede lo stop agli acquisti di petrolio russo e propone dazi fino al 100% contro la Cina

Almeno otto droni russi hanno attraversato il confine polacco durante attacchi contro aree ucraine. Le forze armate di Varsavia hanno abbattuto alcuni velivoli, dichiarando l’episodio un atto di aggressione. Sono stati chiusi temporaneamente spazi aerei e scali civili, mentre la popolazione è stata invitata a seguire le procedure di sicurezza.

Allarme anche in Romania

Un drone ha sconfinato nello spazio aereo romeno per circa dieci chilometri, rimanendo visibile ai radar per quasi un’ora. La difesa di Bucarest ha inviato F-16 e aerei alleati per seguirne la traiettoria, mentre venivano attivate misure straordinarie di sorveglianza. L’episodio conferma la vulnerabilità delle aree di frontiera orientali dell’Alleanza.

La reazione della Nato

Gli alleati hanno intensificato le missioni di polizia aerea e rafforzato i dispositivi radar sul fianco orientale. La Nato mantiene per ora una linea di prudenza, ma non esclude ulteriori azioni difensive in caso di nuove violazioni. Gli attacchi con droni vengono interpretati come provocazioni per testare la rapidità delle risposte occidentali.

La strategia di Trump

Dagli Stati Uniti, Donald Trump ha posto due condizioni per nuove sanzioni a Mosca: la cessazione immediata delle importazioni di petrolio russo da parte di tutti i Paesi Nato e l’introduzione di dazi tra il 50 e il 100% sui beni cinesi, da cancellare alla fine del conflitto in Ucraina. Una mossa che potrebbe inasprire i rapporti con Pechino e aprire un nuovo fronte di tensioni commerciali.