Bombardiere russo fa strage di neonati e bambini a Kherson

Dall’inizio del conflitto sono 500 i piccoli assassinati nell’aggressione russa

bombardiere russo fa strage di neonati e bambini a kherson

La recente ondata di attacchi russi nella regione di Kherson ha causato una tragica strage di innocenti, tra cui neonati e bambini. Una neonata di soli 23 giorni è stata uccisa negli attacchi dell'artiglieria russa nella località di Shiroka Balka, secondo quanto riferito dal ministero dell'Interno di Kiev. Questi violenti bombardamenti hanno portato alla distruzione di una famiglia, composta da padre, madre e la piccola neonata. Il figlio dodicenne della famiglia è stato gravemente ferito e ricoverato in ospedale. Complessivamente, nell'area di Kherson, sei persone hanno perso la vita a causa dei bombardamenti russi, tra cui due uomini uccisi a Stanislavov.

È il tragico bilancio di un attacco delle forze russe. Il ministro dell'Interno, Ihor Klymenko, ha confermato questa triste notizia, sottolineando che tra le vittime si trovano cinque adulti e un neonato di appena 23 giorni. Quattro dei decessi si sono verificati nella località di Shyroka Balka, mentre gli altri due a Stanislavov.

Un fiume di sangue Innocente versato

Il numero di bambini morti a causa del conflitto in corso in Ucraina ha raggiunto un tragico totale di almeno 500, con ulteriori 1.097 feriti. Questi dati sono stati resi noti dall'ufficio del procuratore generale di Kiev e riportati dal Kiev Independent. Le autorità ucraine sottolineano che il bilancio potrebbe essere ancor più alto, considerando che non comprende le regioni occupate dalla Russia, le aree recentemente liberate e le zone dove i combattimenti sono particolarmente intensi.

Immediata reazionie di  Kiev

Nel frattempo, si è appreso che un vasto incendio è scoppiato in un magazzino nella città di Ramenskoye, nella regione di Mosca, come riportato dal servizio di emergenza russo. L'agenzia di stampa Tass ha fornito ulteriori dettagli, indicando che l'incendio ha coinvolto un'area di 1.800 metri quadrati. Le fiamme e il denso fumo nero hanno creato uno scenario drammatico, visibile a distanza di centinaia di metri, secondo quanto mostrato da video pubblicati online. Si è appurato che il fuoco è divampato in un deposito di fertilizzanti, come riportato da Ria Novosti.

Perù, nuove accuse contro l'ex presidente Castillo

Nuove accuse contro l'ex presidente del Perù, Pedro Castillo, estromesso e arrestato lo scorso dicembre per aver tentato illegalmente di sciogliere il Congresso: la Procura ha riferito di aver presentato una denuncia costituzionale per i presunti reati di "abuso di autorità", "sponsorizzazione illecita" e "corruzione passiva propria" nell'ambito dell'inchiesta su presunte promozioni irregolari avvenute nelle forze armate e nella polizia nazionale durante il suo governo. La procuratrice generale, Patricia Benavides, ha incluso nella sua accusa anche l'ex ministro della Difesa e avvocato dell'ex presidente, Walter Ayala, che lasciò l'esecutivo nel novembre 2021 proprio quando scoppiò lo scandalo. 

Hawaii, sale paurosamente il bilancio delle vittime dell'incendio

È salito ad almeno 93 vittime il bilancio degli incendi che hanno colpito l'isola di Maui, nell'arcipelago hawaiano. Lo riferisce la contea di Maui in un aggiornamento pubblicato online. Il rogo è il più mortale degli Stati Uniti in oltre un secolo. John Pelletier, capo della polizia di Maui, ha avvertito durante una conferenza stampa che è probabile che il bilancio delle vittime cresca. Stando a quanto riferito, i cani molecolari hanno battuto solo il 3% delle aree più colpite e le forze dell'ordine hanno chiesto ai parenti delle persone scomparsi di fornire campioni di Dna nel centro di riferimento della contea.