Guerra in Ucraina, Lavrov: "Pronti ai negoziati ma nessuna tregua"

Il ministro degli Esteri di Putin all'Onu ripropone la Russia come vittima di un complotto

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Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha annunciato durante una conferenza stampa a New York, tenutasi dopo il suo intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che la Russia è disponibile a intraprendere negoziati sull'Ucraina, ma respinge l'idea di una proposta di tregua. La notizia è stata riportata dall'agenzia di stampa Tass. Lavrov ha richiamato l'attenzione sul fatto che il presidente russo, Vladimir Putin, ha precedentemente dichiarato in modo chiaro: "Siamo pronti per i negoziati, ma non considereremo alcuna proposta di cessate il fuoco, perché ci siamo già fidati una volta e siamo stati traditi".

Lavrov ha spiegato che la Russia sta considerando la situazione attuale sul campo, sottolineando che nel marzo e nell'aprile del 2022 ci sono stati colloqui e accordi siglati, ma che due giorni dopo è avvenuto l'incidente di Bucha. Ha attribuito l'incidente a possibili influenze da parte di Londra o Washington che potrebbero non volere la fine del conflitto. Va notato che il ministro ha omesso di menzionare che le accuse relative al massacro di Bucha coinvolgono direttamente le truppe russe.

Lavrov ha concluso ribadendo la posizione della Russia sui negoziati: "Ecco perché ora, quando sentiamo parlare di negoziati, il presidente Putin dice molto chiaramente: ‘Sì, siamo pronti per i negoziati, ma non prenderemo in considerazione alcuna proposta di cessate il fuoco'."

Nel frattempo, sul fronte delle ostilità, l'Ucraina ha rivendicato un attacco al quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli con un'operazione denominata "Trappola del Granchio". Le forze speciali ucraine (SOF) hanno impiegato missili Storm Shadow in questa operazione e affermano di aver ucciso e ferito decine di occupanti, tra cui alti ufficiali della flotta russa. Tuttavia, al momento non ci sono conferme ufficiali riguardo alla morte dell'ammiraglio Viktor Sokolov, comandante della flotta russa del Mar Nero. La notizia è stata riportata dal Ministero della Difesa ucraino, che ha dichiarato la morte di almeno 9 occupanti e il ferimento di altri 19 durante gli attacchi a Sebastopoli.