"Essere Gigione" a cinema ed è già delirio

Grande attesa per il docufilm di Valerio Vestuso su Luigi Ciaravola

Tra sacro e profano, un fenomeno di massa. "La nostra musica è anti depressiva, noi vi aiutiamo a sorridere alla vita."

Boscoreale.  

 

di Gianni Vigoroso

Del fenomeno Gigione ne avevamo parlato ampiamente tre anni fa in occasione di una serie di concerti tenuti in Irpinia con un bagno di folla impressionante fino a superare persino l’esibizione di artisti di grido della musica italiana nelle grandi piazze.

Ad Ariano in modo particolare, dove Gigione è di casa essendo legato da rapporti di fraterna amicizia con Michele Dotolo, nessuno più di lui è riuscito a superare il record dei quindicimila in quell’immensa vallata di località Bosco in occasione dell’annuale festa della pizza con oltre 8 chilometri di auto incolonnate. Ed è proprio da qui che arriva il primo saluto e in bocca al lupo al grande Luigi Ciaravola, che dal prossimo 18 gennaio racconterà a cinema in un film dal titolo “Essere Gigione” la sua incredibile e coinvolgente storia. E'  già online il trailer del documentario di Valerio Vestoso dedicato all'artista di Boscoreale. A pubblicarlo è stato lo staff del cantante sulla pagina Facebook dedicata al film. Un lavoro giudicato interessante tanto suscitare l'interesse culturale da parte del Mibact.

Un apoteosi ovunque per Gigione e Donatello e la bellissima Menayt altra colonna portante di questa grande famiglia. A lei è affidata la conduzione di ogni serata e l'avvio dei concerti nelle varie piazze, prima di cedere poi il microfono al fratello Donatello e a suo padre Gigione.

Persona schietta, diretta e simpatica, aldilà di quei testi per qualcuno “proibiti” vi è un grande uomo che sa aggregare le famiglie con la sua melodia fatta di brani vecchi e nuovi tra cui anche tormentoni del momento, arrangiati a modo suo. Il suo successo è cominciato con quei brani di Madonna e Otis Redding in napoletano, poi le apparizioni nazionali da Maurizio Costanzo e Quelli che il calcio con Simona Ventura. Un divo anche in Germania, Svizzera ed altre nazioni del mondo.

Un fenomeno di massa nonostante le critiche: "E' così in ogni piazza, noi amiamo la gente, portiamo amore ovunque come questo grande Papa, che ho avuto l'onore di potergli dedicare una canzone. Un uomo, che sta regalando grandissime emozioni. Con noi almeno durante i concerti, dimenticate i problemi, la crisi e tante altre sciagure della vita. Ecco perchè portiamo la gioia, dedicando le nostre serate musicali, a chi si sente triste e solo, agli ammalati e alle persone anziane. E' bello vedere persone di ogni età, cantare insieme a noi. La nostra musica è anti depressiva, noi vi aiutiamo a sorridere alla vita."