Lungomare, boom di turisti ma troppi abusivi

La classifica, il caso Lungomare

Napoli.  

 

di Simonetta Ieppariello

I due volti di Napoli, da un lato il Lungomare in preda degli abusivi tra spari e ferimenti, dall’altro il trend crescente con il boom inarrestabile di turisti in arrivo in città. 

Se da un lato protestano gli albergatori per la sicurezza che non c’è, con la continua escalation di reati e ferimenti, solo ieri sera un ragazzo di 17 anni è stato medicato all’ospedale dei Pellegrini per ferite da coltello tra l’orecchio e il collo; dall’altro Napoli in sette anni ha visto crescere le percentuali di turisti in città del 91%.

Emerge dai dati presentati da Centro Studi Turistici di Firenze e Confesercenti in occasione del lancio della 22/a Borsa del Turismo delle 100 Città d'Arte.

Intanto è caccia al pistolero che domenica sera ha scatenato il terrore sul Lungomare sparando quasi dieci colpi, dopo una lite per un tentativo di rapina di un motorino, affidato ad un parcheggiatore. Non si placano le polemiche sul Lungomare di Napoli con pochi controlli, sosta selvaggia, videosorveglianza assente. I residenti invocano la Ztl per evitare che l’area diventi un grosso bacino di incassi per i parcheggiatori abusivi che continuano a sciamare in zona. Una battaglia quotidiana quella a ridosso di via Chiatamone e d’intorni tra residenti, turisti, abusivi e albergatori. Il posto auto diventa merce rarissima nella zona più affollata di Napoli.

“Vigili e soldati non intervengono” tuona senza mezze misure Adele Pignata vicepresidente di Confalbergatori Napoli a La Repubblica e proprietara dell’Hotel Santa Lucia. Una guerra intestina tra imprenditori quella del Lungomare con da un lato gli albergatori dall’altro i ristoratori. «Il lungomare è terra di nessuno - continua Pignata - manca arredo urbano, illuminazione e ci sono solo due chilometri di pizzerie dove mangiare, che piazzano tavoli e sedie ovunque. Insomma per Pignata il Lungomare non è più dei napoletani.